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(ore 8,40 di sabato 15 marzo)

L’evento non è ancora terminato, ma già ora dai dati della rete ARPAE appare evidente come i bacini del Santerno, del Senio, ma sopratutto del Lamone, siano stati quelli maggiormente colpiti da precipitazioni molto elevate, principalmente sulla parte di crinale e aree limitrofe (a differenza degli eventi del 2023 e 2024 ove i picchi si registrarono a quote più basse fino alla medio-bassa collina, ma ci stava dal momento che le correnti dominanti furono nord-orientali a differenza di oggi).

Se da un lato i bacini del Santerno, del Senio erano tra i principali indiziati per forti piogge, un po' meno lo era quello del Lamone (non che fossero rose e fiori beninteso).

Ma le linee temporalesche che hanno quell’origine (Toscana), ovvero un po’ lontana, sono più difficili da collocare spazialmente un volta che si cerca di prevederne l’evoluzione; sempre di fenomeni alla mesoscala si tratta.
Se la linea si propaga 10 km più in qua o più in là si cambia valle. Eh sì, perché le nostre sono molto strette e ben accorpate.

Ma non solo: all’origine (medio-alto Tirreno sottovento alla Corsica) basta uno sfasamento di pochissimi chilometri, rispetto alla previsione (quindi errore trascurabile) per cambiare anche sensibilmente la proiezione delle zone interessate sul nostro versante, disegnando un bel ventaglio assai più largo, per cui possono colpire una valle o l’altra invariabilmente. L'errore si amplifica con la distanza, insomma, anche per forzanti locali.

Detto questo, un paio di numeri: nell’area tra alto bacino del Senio e del Lamone abbiamo considerato tre stazioni: Casaglia, Marradi e Palazzuolo sul Senio.
Casaglia ha staccato un 200 mm tra ieri e le 21 di oggi; di cui però 64 in circa 4 ore.
Valore climatologico mensile: 88,6 mm
Marradi 156 mm nello stesso periodo, di cui 66 in circa 5 ore.
Valore climatologico mensile: 87,4 mm
Palazzuolo sul Senio 122 mm ma concentrati tra le ore 00 e le 12. Valore climatologico mensile: 79,6 mm
Comunque, anche la mappa delle precipitazioni nelle ultime 24 ore ben evidenzia i picchi maggiori su quell’area con cumulate localmente oltre i 150 mm (zone color viola).

Nota a margine: 200 mm di pioggia sono 200 litri di acqua versati in un metro quadrato (l’uso del millimetro a volte rende una sottovalutazione soggettiva); ovvero ventimila tonnellate di acqua per ettaro.
Siccome siamo saturi anche fin dentro le nostre tasche (basta fare un giretto per le nostre campagne), le conclusioni diventano scontate.
Evento estremo di pioggia (su quelle aree)? Si valuterà a fine episodio; di certo molto intenso, ma per la patente di estremo serve analizzare bene la climatologia delle zone stesse.

Evento che anni fa avrebbe causato meno magagne? Certo, ma oggi non siamo più nelle condizioni di alcuni anni fa, perché tra il 2023 e il 2024 ci sono passati addosso due Tir col rimorchio colmo.

Non è finita, anche se il grosso delle piogge è passato; fino intorno alla mezzanotte (poco prima o poco dopo) pioverà ancora a tratti, poi si andrà verso piogge solo deboli e locali.
Domani possibile un passaggio di rovesci o temporali sparsi nel pomeriggio, ma più veloci, meno estesi e meno persistenti, tuttavia qualche breve e locale acquazzone potrebbe essere tosto.
Stay tuned.