Le dichiarazioni del segretario generale della Cgil all'uscita dall'incontro con il premier Draghi
Nell'incontro a Palazzo Chigi con il premier Draghi, i sindacati hanno ribadito che aiuti per 6-7 miliardi non sono sufficienti e dunque occorre uno scostamento di bilancio. Per affrontare l'emergenza servono più soldi nelle tasche di lavoratori e pensionati
Per rispondere alle grandi difficoltà economiche derivate dalla guerra in Ucraina, 6-7 miliardi euro non bastano: serve dunque uno scostamento di bilancio per intervenire sulle entrate di lavoratori e pensionati. Così il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, al termine dell’incontro tra il premier Draghi e le tre confederazioni, in vista dal decreto aiuti di cui si parlerà nel pomeriggio nel Consiglio dei ministri. All'incontro hanno partecipato anche i ministri Daniele Franco (Economia), Andrea Orlando (Lavoro) e Giancarlo Giorgetti (Sviluppo economico)
Per il leader della Cgil, “si è trattato di un incontro importante. Il governo ha dichiarato, dopo averci ascoltato, di condividere il fatto che la priorità oggi è tutelare il potere d'acquisto dei salari e delle pensioni”. Tuttavia, ha
aggiunto il sindacalista, non sono stati resi noti i contenuti dei provvedimenti che oggi il governo prenderà, “e quindi è chiaro che il nostro giudizio rimane sospeso. Abbiamo avanzato delle richieste molto precise: bisogna aumentare il netto in busta paga per i lavoratori dipendenti e dunque la decontribuzione deve servire a ridurre il prelievo fiscale”. Ma per Landini occorre intervenire anche sulle pensioni, agendo sulla rivalutazione dell’assegno o sulla quattordicesima. Quanto al bonus energia che dovrebbe aiutare le famiglie per il caro bollette, “Il reddito Isee a 12.500 euro è troppo basso, va alzato, e le agevolazioni devono essere retroattive”.
Il confronto è andato anche oltre, su temi più generali che riguardano il mercato del lavoro, “a cominciare – ha riferito il segretario generale della Cgil – dalla precarietà, che è una delle agioni per cui nel nostro paese abbiamo salari bassi e dunque occorre intervenire”. Sul tavolo anche la questione della sicurezza e come contrastare le morti sul lavoro spesso causate dall’assenza di formazione.
Landini – ricordando lo sciopero odierno della vigilanza privata – ha anche sottolineato la necessità del rinnovo dei contratti di lavoro e anche l’importanza di arrivare a una norma che dia “validità generale ai contratti nazionali in modo che quei diritti siano estesi a tutti”. Poi un richiamo al fatto che tra i vincoli per partecipare alle gare pubbliche di appalto ci sia l’applicazione dei contratti e la garanzia della salute e della sicurezza sui lavoratori.
Infine, tornando al Consiglio dei ministri odierno, Landini ha richiamato la politica a un suo ruolo responsabile: “Abbiamo un governo che ha ottenuto il 95% dei consensi del Parlamento. C'è bisogno dunque che le forze politiche si assumano la responsabilità di uno scostamento di bilancio: è il momento giusto per aumentare le risorse a disposizione di lavoratori e pensionati che devono fare i conti con l’emergenza e la crescita dell'inflazione”.