SINDACATO. Due contro i licenziamenti illegittimi, uno contro la liberalizzazione dei contratti a termine e un altro sulla sicurezza nel lavoro in appalto
La Cgil ha depositato in Corte di Cassazione 4 quesiti referendari: due contro i licenziamenti illegittimi (dunque per cancellare il Jobs act e impedire i facili licenziamenti illegittimi anche nelle imprese con meno di 15 dipendenti), uno contro la liberalizzazione dei contratti a termine e un altro sulla sicurezza nel lavoro in appalto.
Dopo l’uscita in gazzetta ufficiale nei prossimi giorni sarà definita la data di avvio della raccolta delle firme che sarà fatta entro l’estate in modo che nella primavera prossima si possa andare al voto.
«Accanto a questi 4 quesiti – ha sottolineato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini – presenteremo e raccoglieremo firme per delle proposte di legge su una nuova legislazione del lavoro. Tra le proposte abbiamo intenzione di formularne una che riguardi la sanità pubblica».