ARENA BORGHESI 1928-2018
Motivi per la difesa del luogo dalla cementificazione
È un teatro storico- inserito in un viale monumentale; il primo insediamento risale al 1895
La sua ristrutturazione del 1928 è una lezione d’urbanistica; costituisce un’architettura del paesaggio organica al contesto del viale Stradone. La stampa dell’epoca documenta la persistenza di una “verde cornice di alti alberi che le fanno corona”
Il supermercato costruito nel 1981, a ridosso dell’Arena Borghesi, è un edificio “incongruo e fuori contesto” (così definito dal successivo PRG del 1996)
Oggi, un Accordo di Programma tra Comune ASL e CONAD, previsto dal RUE 2015, permette di allargare questa “incongruità”; un atto di negazione urbanistica.
Prevede l’espansione del supermercato dentro l’Arena Borghesi (triangolo azzurro evidenziato nella planimetria allegata).
Un intervento che comporterebbe:
- la riduzione di un quinto della superficie dell’Arena Borghesi, che verrebbe occupato dall’espansione del supermercato;
- la distruzione dell’ampio spazio alberato (330mq) composta da imponenti tigli e due tassi;
- senza la sua “architettura alberata” la platea diventa l’interno di una scatola di cemento (il previsto camouflage con edera e fila di alberelli addossati al nuovo muro non può surrogare la profondità dell’attuale spazio alberato);
- una disgregazione della relazione coerente col contesto paesaggistico del Viale Stradone
- un’alterazione dell’identità e del modo di abitare questo luogo storico. Con tali profonde modifiche e con la “geometrica” (quindi oggettiva ) riduzione dello spazio, l’Arena Borghesi non potrebbe “rimanere la stessa”(cit. comunicato CONAD del 18/8/2017); un’evidenza che CONAD tenta di nascondere con immagini virtuali e slogan;
- l’impossibilità di ricostruire le due piccole ali di palchetti ai lati del proscenio (demoliti nel 1971); con l’invasione dell’ampliamento del supermercato, non vi sarebbe più lo spazio.
Questi sono “fatti del paesaggio” che confermano le ragioni di merito di un’opposizione alla operazione di allargamento di un supermercato “incongruo” a scapito di un teatro storico.
Motivazioni che persistono a prescindere dal regime di proprietà dell’Arena Borghesi, che è stata acquisita da CONAD, nel maggio scorso (a seguito di asta pubblica indetta dall’AUSL – ex proprietaria).
Altre motivazioni per dare continuità all’azione di opposizione all’espansione del supermercato:
- l’attesa di una risposta da parte della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Ravenna a seguito della Motivata richiesta di avvio del procedimento per la dichiarazione di interesse culturale a norma dell’art. 14 Codice beni culturali e paesaggio ( Lgs. 42/2004), inoltrata da Italia Nostra e Legambiente (ottobre 2017 !!);
- la grande adesione alla raccolta di firme che ha superato quota 2600