Faenza 27 02 2025
Ecoquartiere San Rocco all'asta ?
Quale futuro?
Abbiamo avuto notizia della messa all'asta di diversi lotti dell' ormai noto Eco quartiere San Rocco e abbiamo visionato le proposte sul sito delle aste giudiziarie
Da un primo sguardo si evince che l’asta riguarda 9 lotti dei 13 edificabili facenti parte del progetto dell’Ecoquartiere San Rocco che ebbe origine dalla partecipazione del Comune di Faenza al bando regionale “Contratti di quartiere” e relativi finanziamenti.
2 lotti sono costituiti dai condomini già abitabili per i quali è prevista la messa all’asta di 68 appartamenti e 72 autorimesse/posti auto;
11 lotti costituiscono l’attuale area non urbanizzata ed in stato di completo abbandono.
7 di questi furono oggetto di progetti preliminari ed esecutivi elaborati da diversi studi di progettazione e poi assegnati con bando pubblico alla Società “San Rocco Faenza Case” espressamente costituita nel 2007 per l’edificazione del quartiere.
Sono questi sette lotti per una superficie edificabile di circa 10.000 mq. oggetto di asta. Due di questi lotti furono a più riprese oggetto di inizio lavori con opere di fondazione ancora visibili.
Nel nostro sito c’è la storia del quartiere (“Meraviglie di Faenza” 25.09.2020) ed un ultimo aggiornamento il 10.02.21 quando abbiamo appreso le vicende giudiziarie che hanno coinvolto la Società San Rocco Faenza Case a seguito dell’interdittiva antimafia notificata nel 2017 dalla prefettura di Vibo Valentia.
Le domande che facevamo sono in parte ancora valide soprattutto relativamente alla disciplina urbanistica e cioè se chi interverrà dovrà o meno rispettare quanto già progettato.
Nella perizia c’è tutta una serie di valutazioni normative che andranno verificate per capire cosa comportano e quali modifiche urbanistiche sarebbero possibili.
L’area è complessa data la forma ed i lotti che non sono oggetto di asta perché di fatto mai entrati nel progetto e nell’assegnazione originaria.
Per quanto riguarda l'aste per i lotti dei terreni, non costruiti o interrotti, non parrebbe possano avere una grande appettibilità, a meno che qualche interlocutore disponga di insospettabili risorse finanziarie o che progetti di stravolgere l’impianto urbanistico.
Questione che l'Amministrazione Comunale deve necessariamente valutare e dare più precise informazioni ai cittadini.
Vista la complessità dell’area, la posizione (tra la ferrovia e l’area ex Zanzi già convenzionata per costruire), con la nota realtà di scarsa necessità di nuove residenze (viste anche quelle già potenzialmente costruibili), il costo ecc. è utopistico pensare che possa essere acquisita dal Comune per farne un grande parco urbano, magari in parte adibito a produzioni ortofrutticola gestiste da associazioni?
Circolo Legambiente Lamone Faenza