Mobili ed elettrodomestici esclusi dai beni rimborsabili. Figliuolo: "Se ci sarà norma ad hoc, provvederemo", Priolo: "Così molti residenti non faranno nemmeno richiesta", Castaldini: "Stato di fatto è così, residenti presi in giro"
Mobili ed elettrodomestici esclusi dai beni rimborsabili per l'alluvione di maggio. Monta un caso in Regione Emilia-Romagna, dove il commissario governativo, il generale Figliuolo, presente stamane in Regione, ha spiegato che anche se nei moduli verranno inserite le voci per i beni non immobili, il loro rimborso non è attualmente coperto.
I 700 milioni di euro disponibili dal credito d'imposta "sono pochi o tanti?- si chiede il commissario- non lo so. Visto che il presidente del Consiglio ha parlato del 100% dei rimborsi, sono sicuro che man mano che vedremo le cifre arricchiremo il quadro finanziario". Figliuolo si dice poi dispiaciuto se ci sono persone che non fanno domanda dei contributi per il mancato indennizzo dei beni mobili.
"Quelli strumentali sono previsti per le imprese- precisa il commissario- in questo momento non sono previsti per le famiglie, ma abbiamo inteso di inserirle nelle perizie perché se un domani dovessimo avere una norma che ci dà la possibilità di pagare questi tipi di beni, il lavoro almeno è già stato fatto e non si deve fare un'altra perizia".
Priolo: molti rinunciano a chiedere i rimborsi
Per ora ci sono 885 accessi alla piattaforma Sfinge, attiva dal 15 novembre, per le domande di risarcimento da parte degli alluvionati. Ma la Regione lancia l'allarme: molti cittadini della Romagna colpita a maggio potrebbero non fare nemmeno domanda, visto che non saranno risarciti i mobili, gli elettrodomestici e altri beni.
"Diverse famiglie- sottolinea Priolo- non faranno nemmeno domanda in mancanza di certezze, invece dobbiamo fare in modo che tutti la facciano". Altrettanta preoccupazione Priolo esprime per il futuro della ricostruzione quando il prossimo anno scadrà il mandato del commissario. "Non possiamo tornare a luglio 2024 all'ordinarietà", sottolinea.
Altro punto critico segnalato da Priolo, oltre ai fondi che ad oggi mancano all'appello per completare la ricostruzione, anche le difficoltà di reclutamento dei circa 200 addetti in più messi a disposizione per gli enti locali. Infatti, le "procedure attuate probabilmente non ci consentiranno di mettere in campo queste risorse umane e inoltre non e' possibile per la Regione assumere nessuna risorsa".
Castaldini: residenti presi in giro, come con il terremoto
Mentre Fratelli d'Italia assicura che anche i beni mobili (arredi di casa ed elettrodomestici) distrutti dall'alluvione di maggio saranno risarciti, Forza Italia sottolinea lo stato di fatto, anche alla luce di quanto spiegato dal commissario Figliuolo. "I beni mobili andati persi purtroppo per le famiglie non sono rimborsabili, come è stato confermato dal generale. È successo per il terremoto, come tutti sappiamo, e non si può pretendere che oggi per l'alluvione sia diverso senza aver proposto di cambiare una normativa", sostiene la consigliera regionale Fi Valentina Castaldini al termine della seduta di Assemblea legislativa alla presenza di Figliuolo.
"Con il suo pragmatismo, il generale ha dato la possibilità alle famiglie di inserire i beni mobili, comunque, nella perizia perché se un domani ci sarà una nuova norma sia i cittadini che la struttura commissariale si troveranno con il lavoro già fatto". Ma secondo Castaldini "fermarci sulla soglia del facile slogan non rende onore non solo agli alluvionati a cui dobbiamo la verità, ma anche ai terremotati emiliani che la verità la conoscono bene e si sentono un po' presi in giro. Non devono esistere danneggiati di serie A e di serie B".