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Penso che la costruzione di un soggetto politico che abbia come missione la difesa dei più deboli e degli oppressi non debba essere un mero assemblaggio delle attuali forze a sinstra del PD. Non debba essere un percorso alla spasmodica ricerca di un leader fatta di sgomitate e ricatti. Non debba essere una conta numerica finalizzata a reggere precari equilibri nei rapporti di forza interni destinati a portare alle ben note scissioni. 

La formazione politica che dovrà andare a comporsi sarà necessariamente di tipo assembleare, aperta a tutti coloro che si riconoscono nei fondamenti della nostra Costituzione ANTIFASCISTA, in un'idea di democrazia partecipata che individua come priorità imprescindibili il diritto al lavoro dignitoso, alla casa, alla salute, all'istruzione a tutti i livelli, il diritto a formare una famiglia tutelata al di là di ogni distinzione di genere in un contesto ambentale sano e accogliente.

L'assemblea, a partire dalle realtà territoriali, dovrà eleggere peridicamente la propria presidenza chiamata a condurre i lavori secondo le esigenze dei vari contesti. Le avanguardie non dovranno mai autoproclamarsi, ma sarà l'assemblea a riconoscerle tali fra coloro che per dignità, impegno e competenza si mosterranno meritevoli di fiducia. 

E' chiaro che un percorso di questo tipo potrà riscontrare la propria efficacia quando la formazione etico-politica dell'assemblea sarà tale da liberarsi da ogni speculazione e strumentalizzione, destinate altrimenti a tradire il fine ultimo della missione. E' necessario riconoscere le diversità dei percorsi che hanno portato le persone ad aderire al progetto per non disperdere i patrimoni di conoscenza e le potenzialità da esprimere.

Certamente i membri dell'assemblea avranno origine sociale differente e questo sarà accolto come patrimonio indispensabile alla costruzione di una proposta politica accogliente ed inclusiva. E' necessario che le ideologie, naturale retaggio delle persone, non diventino uno strumento per l'imposizione di dogmi, ma strumento dialettico di confronto finalizzato alla ricerca delle soluzioni migliori possibili.  Sicuramente saranno necessari tempo e dedizione, non sarà un processo che punta velocemente alle prossime tornate elettorali. Si evidenzia l'esigenza di una composizione progressiva anche fra soggetti che dovranno imparare a dialogare, ma solo così si potranno proporre punti di riferimento solidi e certi.