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Vedo che tutta questa discussione sui vaccini continua ad essere in primo piano su tutti i giornali e su tutte le reti televisive.

Anche i partiti politici ne hanno fatto e ne stanno facendo motivo di contrapposizione, non si sa quanto per interesse della salute pubblica o invece per interessi propagandistici e di campagna elettorale ormai in essere da parecchi mesi.

Che il provvedimento sia stato adottato dal governo piuttosto male posso essere anche d'accordo, ma che di questo si sia fatto un tormentone durante tutta l'estate se ne ha davvero fin sopra i capelli.

Penso che ci siano delle priorità nella vita di tutti che rimangono sconosciute ai più perchè le persone non vanno a gridarle su tutte le televisioni e su tutti i giornali e nessuno se ne interessa.

Abbiamo avuto un'estate dove non ci siamo fatti mancare niente, siccità, alluvioni, gente senza casa e senza lavoro, sgomberi forzati, tutto quello che sappiamo sui respingimenti in Libia: queste sono state le emergenze, se vi pare poco.

Poi ci sono i mali endemici che non si risolvono mai, che sono diventati cronici e di cui nessuno si occupa più (leggi Servizi sociali).

A leggere quello che dicono gli esperti, i vaccini sono necessari per tutti i motivi che anche la precedente lettera mette in evidenza. La ricerca ci ha fatto il grande regalo di debellare malattie gravi che erano una piaga per l'umanità intera, ma noi abbiamo paura della medicina invece che della malattia.

Il problema è che, come si usa dire, “lontano dagli occhi, lontano dal cuore”.

Le generazioni che hanno vissuto quando le pandemie mietevano vittime come mosche non hanno avuto dubbi quando è arrivata la soluzione al problema.

Oggi ci siamo dimenticati cosa sia la poliomelite, la varicella, l'aver visto nascere bambini con malattie e malformazioni e tutte le altre piaghe che hanno funestato la vita delle precedenti generazioni.

C'è da credere che una migliore informazione avrebbe convinto alcuni assertori talmente arroccati sulla loro libertà di scelta che, pur di affermare la loro posizione, pensano che il diritto dei bambini che non possono essere vaccinati per ragioni di salute, venga dopo?

Personalmente penso che si sia smarrito il buon senso e anche il senso delle proporzioni.

Si sono aperte le scuole, speriamo che le cose si risolvano e tutti i bambini possano andare a scuola, anche quelli che già malati hanno bisogno di una classe immunizzata per poter essere presenti nei loro banchi.

 

Rita Menichelli