Questa mattina, 5 dicembre 2016, un incontro con la stampa, attivo e partecipato.
E’ stata una bella conferenza stampa.
Nulla di formale, ingessato, accademico, astratto.
Molte presenze, di vari Comitati della provincia - in pochi mesi i Comitati provinciali sono passati dagli “storici” tre, Bagnacavallo, Faenza, Ravenna, a dieci - e di cittadine e cittadini ravennati.
Presenti numerosi giornalisti, e le testate non presenti ci chiedono notizie, che con questo comunicato trasmettiamo.
Siamo soddisfatti? Ringraziamo il popolo italiano e la cittadinanza ravennate?
Sicuramente, ma ringraziare è poco. Sottolineiamo, invece, che per la seconda volta in dieci anni - dopo il nostro NO nel 2006 - il popolo italiano ha onorato l’art.1, che afferma la sovranità del popolo.
Il popolo non ha fatto gentilmente un piacere a noi del NO - non sapevamo, in realtà, di essere in così grande numero -, ma ha assunto una piena e diretta responsabilità, con una grandissima partecipazione al voto, una partecipazione che significa molto, in questi anni di democrazia indebolita.
Il popolo italiano ha dato alta prova di esercizio di sovranità e di piena consapevolezza. Un sovrano che sa di esserlo.
I nostri Comitati fanno parte del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, il coordinamento progressista per il NO, presieduto da un grande e generoso costituzionalista,
Alessandro Pace.
Siamo quelli dei banchetti, delle piazze, dei mercati, delle mille iniziative, piccole e grandi, senza risorse economiche, senza media.
Con quali mezzi?
I nostri corpi, le nostre voci, i nostri volti e la nostra civile passione costituzionale.
La nostra forza?
Esserci mostrati per quello che siamo, “popolo” di una Repubblica parlamentare. Altro che populismo! Impedire aggressioni maldestre e pericolose alla Costituzione è esattamente il contrario - ne siamo fermamente convinti - del populismo.
Inoltre, altro punto di forza è stato il nostro modo di essere e di dialogare, con tutte e tutti.
Non ci siamo MAI rivolti con disprezzo a chi aveva opinioni diverse o opposte alle nostre.
Non abbiamo mai aggredito, anche se spesso siamo stati aggrediti, negati, oscurati. Non abbiamo mai restituito “pan per focaccia”.
Inoltre.
Intendiamo continuare a dare il nostro contributo per la ricostruzione di una democrazia indebolita.
Partendo da un punto di forza. La stragrande maggioranza delle giovani e dei giovani ha votato NO, mettendosi al servizio della Costituzione, primo fondamento dell’unità nazionale.
Chiediamo ai partiti, nessuno escluso, di trarre lezioni da quanto è accaduto. La Costituzione va messa in sicurezza e non potrà mai più essere arma politica contingente per una maggioranza di turno.
Riteniamo la partecipazione un DOVERE. Continueremo a esercitarlo e a custodire anche questa volta, come fu dal 2006, il risultato referendario.
Abbiamo aperto la conferenza stampa leggendo la conclusione di un messaggio ricevuto da Tomaso Montanari.
Vi chiediamo di pubblicarlo.
Facciamo parte, anche nel ravennate, dell’ “Italia che si è desta”. Siamo lontani dalla media nazionale del NO, ma, dato il contesto nel quale siamo, riteniamo il nostro 48% di NO un ottimo risultato.
Maria Paola Patuelli
Portavoce del Comitato per il NO della provincia di Ravenna