BRUXELLES — Un sospiro di sollievo da una parte. Una grande delusione dall’altra. Nelle Istituzioni europee il voto in Spagna divide. Buona parte della Commissione, a cominciare da Ursula von der Leyen, si gode una sorta di scampato pericolo. I suoi avversari, e in particolare quella parte di Partito popolare europeo che più ha seguito il suo presidente Manfred Weber, ne escono invece ammaccati.
Elezioni in Spagna, risultati in diretta| Popolari avanti ma la maggioranza non
c’è
Anche i socialisti del premier Sanchez avanzano. Male i sovranisti di Vox, non sfonda nemmeno la nuova formazione di sinistra Sumar. Nessuna coalizione raggiunge la maggioranza
* Giornata elettorale oggi in Spagna: oltre 37 milioni di aventi diritto vanno alle urne per rinnovare le Cortes dopo che il premier socialista Pedro Sanchez si dimesso in seguito al deludente risultato alle regionali.
* Con lo spoglio in dirittura d’arrivo si profila una vittoria del Partido Popular che sale a 136 seggi (ne aveva 83). Guadagnano 2 seggi anche i socialisti del premier Sanchez mentre arretrano vistosamente i sovranisti di Vox (da 52 a 33 seggi) e non sfonda la nuova formazione di sinistra Sumar.
* Del tutto incerta - se non impossibile - è la formazione della nuova maggioranza alla quale servono non meno di 176 deputati. Nessuna combinazione raggiunge questo traguardo e la Spagna appare al momento ingovernabile. .
* Determinanti potrebbero essere a questo punto i partiti minori e indipendentisti che esprimerebbero una trentina di parlamentari.
* Le previsioni del resto ritenevano assai difficile formare una maggioranza solida in grado di guidare il Paese per i prossimi anni.
* Il voto odierno è molto importante in chiave europea: tutti si chiedevano se dalle urne spagnole sarebbe uscito un ulteriore spostamento a destra dell’intera Ue che l’anno prossimo rinnoverà l’Europarlamento. In autunno si voterà anche in Polonia e in Olanda.
Ore 01:11 - New York Times: possibile un nuovo voto in Spagna a fine anno
La «Spagna è finita nell’incertezza politica» e «potenzialmente» sembra «avviata verso un nuovo voto a fine anno». È il commento del New York Times al risultato delle elezioni spagnole, che hanno segnato la vittoria dei popolari ma non sufficiente per governare. Il primo ministro socialista Pedro Sa’nchez, ricorda il quotidiano newyorkese, ha «abbastanza voti per governare da solo».