Sono stati giorni di confronti per gli aderenti al movimento Fridays for Future. Negli ultimi giorni infatti si è tenuta, online, un’assemblea a cui hanno partecipato sia il gruppo organizzativo di Faenza, sia il gruppo organizzativo di Ravenna, sia l’associazione Extreme Rebellion manfreda. Sabato invece, sempre online, si è tenuto un convegno sui canali social Facebook e YouTube di Legambiente Emilia-Romagna e Rete Emergenza Climatica ed Ambientale Emilia-Romagna dedicato alla transizione energetica. Una giornata di approfondimento sul progetto di Carbon Capture and Storage che Eni vuole proporre a Ravenna, ma anche un momento di dibattito pubblico sul futuro del distretto ravennate.
Dopo i due appuntamenti, Fridays for Future Faenza ha diffuso una nota stampa per sottolineare i futuri impegni a favore dell’ambiente e del clima:
“In occasione dello sciopero per il clima avvenuto il 19 Marzo, abbiamo partecipato a un incontro come Fridays For Future Faenza insieme a Fridays For Future Ravenna e Extreme Rebellin Faenza, per parlare di diverse tematiche. Ci siamo confrontati sull’infruttuosità e pericolosità del CCS in progetto a Ravenna, per cui segnaliamo la campagna “NOCCS – IL FUTURO NON SI STOCCA”, in quanto non è possibile che siano previsti 2 miliardi di euro di investimenti da parte di una società controllata dallo Stato con partecipazione di Mef e Cdp, per un progetto che favorirà la continua estrazione di metano, quando piuttosto che polarizzare il dibattito sul fatto che moltissimo del gas utilizzato viene importato, si potrebbero investire, con una strategia di programmazione coordinata con lo Stato, quei soldi in progetti per risorse rinnovabili, che stanno diventando sempre più economiche ed efficienti, ma il problema è il core-business di Eni, come tutti ben sappiamo. Un conflitto tra soldi pubblici e interessi privati palese ma che vuol essere mascherato con grandi opere inutili e poco efficaci per contrastare l’emissioni climalteranti. Abbiamo affrontato con Extreme Rebellion il tema dei finanziamenti delle banche e assicurazioni al mondo del carbon-fossile, dove sono coinvolte le maggiori istituzioni aziendali e bancarie dell’Italia come Intesa San Paolo e Unicredit che sono responsabili dell’80% dell’emissioni finanziate dalla banche in Italia, o come Generali Assicurazioni che oltre a investire nelle società fossili, fornisce anche coperture assicurative ai loro progetti, come nel caso delle centrali a carbone della polacca PGE e la Ceca CEZ. Questi grossi istituti si ostinano a destinare miliardi a quel mondo industriale da riconvertire e trasformare verso la transizione ecologica. Infine una nostra attivista ha parlato dei servizi ecosistemi che la natura offre all’uomo e quanto sia importante mantenere l’integrità degli ecosistemi per l’approvvigionamento alimentare, per la riduzione della CO2, per la qualità dell’aria e per il benessere esistenziale delle persone, portando esempi locali come il Fiume Lamone a Faenza, il Parco Bucci, la Punta degli Orti e l’area di Castel Raniero con la sua colonia e il sentiero escursionistico 505.
Come Fridays for Future Faenza ci stiamo muovendo per fare iniziative organizzate con altre associazioni come la raccolta rifiuti in zone sensibili per la città ad esempio all’Olmatello, piantumazione di alberi e approfondimento con la cittadinanza dei progetti Life.
Sul fronte nazionale ribadiamo comunque la necessità di un impegno forte e deciso sugli investimenti del NextGeneration Eu nella sostenibilità, evitando qualsiasi inserimento di progetto inutili come il CCS nella destinazione dei fondi e rimandiamo alla campagna nazionale di Fridays for Future Italia https://ritornoalfuturo.org/le-proposte/ per approfondire sulle proposte, costruite con scienziati, attivisti e tecnici, da attuare nei prossimi 10 anni verso una decarbonizzazione più veloce rispetto agli obiettivi europei, per cui come Fridays for Future stiamo lavorando, diffondendo la petizione popolare europea per chiedere una riduzione dell’80% delle emissioni climalteranti entro il 2030 e un azzeramento di essere entro il 2025, firmate! https://eci.fridaysforfuture.org/it/“