REGIONALI LOMBARDIA. Della Vedova: «Con i populisti in Lombardia non si vince e non si governa». Majorino però non demorde: «Con +Europa ci sarà ancora un dialogo costruttivo»
Arriva il sì ufficiale di Giuseppe Conte alla candidatura di Pierfrancesco Majorino alle regionali lombarde. In realtà gli iscritti si erano già pronunciati a favore dell’alleanza col Pd nel voto online della settimana scorsa, ma il capo dei 5S negli ultimi giorni ha chiesto un ulteriore approfondimento dopo la bufera del Qatargate che ha investito il gruppo Pd a Bruxelles (di cui Majorino fa parte).
In sostanza: ha preteso che nelle liste ci sia un vaglio molto rigido dal punto di vista della legalità. «Con Majorino abbiamo condiviso l’esigenza di segnare questo percorso attraverso i principi legati all’etica politica e alla trasparenza», spiega il coordinatore lombardo del M5S Dario Violi. «Sul Qatargate Majorino ha dato dimostrazione nei fatti, con i suoi voti e i suoi emendamenti, di essere totalmente estraneo». «Ho chiesto al candidato di essere garante di questi principi per ciò che concerne tutte le liste che sosterranno la sua candidatura», chiude Violi.
Se entra il M5S, +Europa lascia il centrosinistra. «Cambiare la coalizione è un errore politico ed elettorale a cui +Europa non parteciperà», dice Benedetto della vedova. «Con i populisti in Lombardia non si vince e non si governa». Majorino però non demorde: «Con +Europa ci sarà ancora un dialogo costruttivo».
Due ex consiglieri regionali grillini scelgono invece Letizia Moratti. Si tratta di Roberto Cenci, che ha lasciato da poco il Movimento e di Monica Forte, da tempo nel gruppo misto e presidente della commissione antimafia al Pirellone