Vertenza 3C, a pagare sono sempre i lavoratori
I lavoratori della 3C Casalinghi hanno espresso pubblicamente disagio e amarezza per come si sta risolvendo la crisi della loro azienda. Hanno ragione e “L’Altra Faenza” conferma di essere al loro fianco. L’impegno deve continuare perché sia trovata una soluzione idonea per quelli che hanno perso il posto di lavoro.
La vicenda della quale sono involontari protagonisti è purtroppo una delle tante che in questi anni stanno segnando profondamente il nostro territorio. Licenziamenti, delocalizzazioni, cessioni di rami d’azienda e altre misure adottate - per necessità, ma anche in modo strumentale - da tante imprese, hanno avuto invariabilmente l’effetto di colpire le lavoratrici e i lavoratori, la loro condizione, i progetti di vita delle loro famiglie. A questo si aggiunge il dilagare dei voucher, una vera e propria pratica di lavoro nero legalizzato che comporta precarietà, basse retribuzioni e negazione dei diritti più elementari.
Chi continua a parlare di uscita dalla crisi e di un’Italia “locomotiva in Europa”, descrivendo una realtà lontana da quella che tanti vivono sulla loro pelle, venga a spiegarlo ai lavoratori della 3C e alle altre centinaia che a Faenza vivono la stessa drammatica condizione.
Faenza, 14 gennaio 2016
L’Altra Faenza