L’Altra Faenza augura buon lavoro e - perché no? - buon divertimento a tutti gli insegnanti e agli allievi che il prossimo 17 settembre inizieranno il nuovo anno scolastico.
Facciamo nostre le parole del Dalai Lama che ha dichiarato: “L’educazione è la cura per la rabbia globale”, ma anche quelle dell’Unesco: “L’educazione trasforma le vite”.
Sono principi semplici, ma forti, come quelle architravi che non devono crollare, mai, altrimenti tutto va in rovina.
In questi giorni che vedono milioni di giovani tornare a scuola, sono stati segnalati molti dei punti più critici del sistema dell’istruzione italiana, ma forse non è stato sottolineato con sufficiente forza quello che a noi sembra l’aspetto decisivo e più preoccupante: la politica non considera utile investire idee, risorse e competenze nella scuola.
Il sapere che forma cittadini consapevoli, lavoratori preparati a muoversi in un mercato lavoro in perenne trasformazione, intelligenze critiche, che spiega l’utilità del dubbio e della verifica, è continuamente svilito da chi avrebbe il compito istituzionale di difenderlo, rafforzarlo, attualizzarlo.
Ma la scuola, per fortuna, resiste; la scuola è ancora il luogo dell’incontro con l’Altro, della convivenza delle differenze, del sostegno a chi parte da situazioni di disagio sociale o di salute. E’ il luogo in cui si offrono conoscenze, ma anche strumenti per orientarsi in un’epoca in cui è sempre più difficile distinguere verità, verosimile, falso e fake news.
La scuola è ancora uno dei pochi luoghi in cui non solo s’insegnano, ma si attualizzano i valori della nostra Costituzione.
Ancora un augurio di buon lavoro a tutti voi, ragazze e ragazzi - e ai vostri insegnanti.
Faenza, 14 settembre 2018
L’Altra Faenza