La testa del corteo di Lugo
Centinaia e centinaia di lavoratrici e di lavoratori di tutte le categorie hanno partecipato venerdì 12 dicembre alla manifestazione a Lugo indetta da Cgil e Uil nella giornata dello sciopero generale. Significativa l’astensione del lavoro ovunque, a sostegno delle rivendicazioni poste al centro della mobilitazione per cambiare il Jobs act, la Legge di stabilità, la politica economica e la pubblica amministrazione.
Un lungo corteo colorato e chiassoso ha percorso le vie cittadine per raggiungere piazza Baracca dove hanno parlato giovani e delegati di diverse categorie del mondo del lavoro, il sindaco Davide Ranalli, il segretario generale della Cgil Emilia Romagna Vincenzo Colla e la segretaria confederale nazionale della Uil Tiziana Bocchi.
“Anche noi vogliamo cambiare questo paese - ha detto Colla - e per farlo vogliamo essere ascoltati, a partire da domani. Se il governo deciderà di non incontrare i sindacati significa che non intende confrontarsi con i lavoratori. Cgil e Uil dicono: ascoltateci, perché noi non ci fermeremo e se necessario andremo fino alla Corte Europea per fare valere principi irrinunciabili. Ci tolgono i diritti dall’alto, ma noi ce li riprenderemo dal basso”.
In prima fila, sotto il palco, i lavoratori dell’Iter e delle cooperative dell’edilizia, un settore colpito più di altri dalla crisi. Con un messaggio chiaro a Renzi e al ministro Poletti: “Decidete da che parte stare: o con i lavoratori e l’Italia onesta, o con i faccendieri e i corrotti”.
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Il sindaco Ranalli porta il saluto del Comune di Lugo