Nella foto: La reazione degli agenti di sicurezza subito dopo gli spari che hanno colpito Donald Trump durante un comizio a Butler, in Pennsylvania (Gene J. Puskar/AP Photo) I proiettili sparati in Pennsylvania contro Trump hanno riaperto la pratica sanguinosa di una storia che ha visto attentati a 11 dei 46 presidenti del paese. Si è chiusa così una settimana che ha visto gli occhi del mondo puntati sugli Stati Uniti: a Washington si è infatti tenuto il summit per i 75 anni della Nato, terminato in un documento finale che parla quasi unicamente di riarmo. Intanto a Gaza si continua a morire. Per iscriverti gratuitamente a tutte le newsletter del manifesto vai sul tuo profilo e gestisci le iscrizioni.
Scritto da Anna Maria Merlo, Parigi su il manifesto
FRANCIA. Estrema destra al 33%, blocco di sinistra al 28% 306 le sfide “triangolari”. Ma non tutto è perduto. Il Fronte popolare fa un passo indietro quando utile. Tra i centristi invece ci sono dubbi. I Républicains, in netto declino, non danno nessuna indicazione di voto. La coalizione del presidente, Ensemble, in testa solo in 68 circoscrizioni
L’estrema destra è alle porte del potere in Francia. Ma è ancora possibile evitare il peggio, la maggioranza assoluta al Rassemblement National. Bisogna aspettare oggi alle 18, per vederci più chiaro sugli schieramenti per il secondo turno di domenica 7 luglio, dopo la conferma del terremoto politico che sta scuotendo la Francia con i risultati del primo turno.
Ieri c’erano già più di 170 “desistenze” al secondo turno dei candidati nelle 306 sfide “triangolari” possibili. L’alta affluenza alle urne ha permesso molte “triangolari”, cioè oltre ai primi due candidati arrivati in testa un terzo ha la possibilità di presentarsi (ci sono persino 5 quadrangolari).
L’ESTREMA DESTRA – Rn più il drappello portato dall’ex Lr, Eric Ciotti (il partito di Zemmour, Reconquête, è quasi sparita) – ha ottenuto il 33%, 10,6 milioni di voti (nel 2017 ne aveva 3 milioni,
Nella foto: La neo eletta presidente del Messico Claudia Sheinbaum, per la prima volta una donna alla guida del paese@Ap
Oggi un Lunedì Rosso dedicato ai fantasmi che incombono sull’attualità. Uno di loro si chiama Giacomo Turra, un giovane militante padovano ucciso dalla polizia colombiana quasi trent’anni fa. La sua storia torna a galla grazie alla decisione di una commissione americana.
Fantasmi, testimoni silenziosi, è quello che ci ritroviamo a essere di fronte alle immagini dei massacri di civili a Gaza, che continuano alle soglie del nono mese di guerra.
Le guerre in corso gettano ombre scure anche sui colori accesi e cortei agguerriti del Pride. Giugno infatti è in tutto il mondo il mese dell’orgoglio lgbtq+. Una delle prime manifestazioni è stata quella di Gerusalemme, dove ha acquisito centralità la critica al “pink washing” di Israele. Per iscriverti gratuitamente a tutte le newsletter del manifesto vai sul tuo profilo e gestisci le iscrizioni.