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Operatori e volontari sono impegnati in queste ore nello sbarco dei 52 migranti della Sea Eye. Arrivata con un leggero ritardo rispetto al previsto, la nave ha fatto salire i medici dell’Usmaf che hanno svolto le prime operazioni sanitarie a bordo. Lo sbarco si svolge a Marina di Ravenna, alla banchina Fabbrica Vecchia. E’ l’undicesimo sbarco di profughi a Ravenna, il primo si è svolto il 31 dicembre del 2022. In mezzo alla macchina dell’accoglienza spunta anche un cartello di benvenuto in lingua inglese.
De Pascale: “Il sistema dell’accoglienza non funziona”
Così il sindaco Michele De Pascale: «Oggi a Ravenna, sempre per decisione del Governo Meloni, c’è stato l’undicesimo sbarco, di migranti salvati in mare, nella storia della nostra città. Grazie all’umanità, all’organizzazione e alla professionalità del personale socio-sanitario, di mediazione culturale, delle forze dell’ordine e di polizia e dei servizi tecnico nautici e a tutti i volontari e volontarie. L’anello di Ravenna è uno dei pochi che funziona in Italia, con il Governo che sceglie di prolungare il viaggio delle navi dalle zone SAR fino ai porti del nord, impedendo loro di salvare ulteriori vite nel Mediterraneo. Ma soprattutto non funziona il sistema dell’accoglienza nel nostro Paese. Queste persone, dopo aver ricevuto assistenza sanitaria e superato i controlli di polizia, entreranno in un limbo, aspettando di sapere se potranno ottenere un permesso di soggiorno per ragioni umanitarie. Se non lo riceveranno, diventeranno sostanzialmente clandestini. Mancano percorsi di insegnamento della lingua italiana e di inserimento nel mondo del lavoro strutturati. Il Governo fa solo propaganda, rifiutandosi di affrontare seriamente e umanamente il tema dei flussi migratori. Noi continueremo a batterci affinché i flussi migratori vengano gestiti con umanità e organizzazione».