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Promossa dalla Diocesi Faenza-Modigliana nel quadro della Giornata mondiale della pace, si è svolta nel pomeriggio del Capodanno, giovedì 1º gennaio, l’ormai tradizionale Marcia cittadina avente per tema quest’anno “Non più schiavi ma fratelli”.


Il corteo è partito dalla chiesa della Commenda per poi sostare in luoghi nei quali sono state denunciate le moderne forme di schiavitù: il lavoro privato di tutele e diritti, la prostituzione, il razzismo, la tratta dei migranti. Nella tappa presso la Casa di accoglienza della Caritas-Farsi prossimo in via San Bernardo i rappresentanti della comunità islamica hanno portato una significativa testimonianza sui richiedenti asilo, costretti a fuggire da Paesi in cui le guerre sono combattute anche con nostre “bombe umanitarie”. In piazza Martiri della Libertà, davanti a “l’Altrabottega”, è stato evidenziato come sia possibile uno scambio commerciale nel segno della solidarietà e fuori dalla logica del mercato capitalista “dove tutto è sacrificato alla schiavitù idolatrica del profitto”. Prima della conclusione in Duomo, dove si é svolta la Celebrazione Eucaristica presieduta dal vescovo Claudio Stagni, l’Associazione F. Bandini ha parlato dell’accoglienza temporanea di madri e bambini in una chiave che va oltre la cultura del mero assistenzialismo.

Un ulteriore appuntamento è fissato per venerdì 16 gennaio: alle 21 nel Teatro Due Mondi, in via Oberdan 7/a, si terrà l’incontro a più voci su “Diritto al lavoro, il teatro come informazione, memoria, lotta”. I momenti di spettacolo si alterneranno ad interventi sulla situazione del mondo del lavoro a Faenza.

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