«Svuotare gli arsenali, aprire i granai» In tante e tanti per una iniziativa alternativa a quella lanciata da Repubblica
Un campo di grano in Ucraina durante la guerra – Ap
«Svuotare gli arsenali riempire i granai». Con le parole del Presidente partigiano Sandro Pertini proponiamo a tutte e tutti di ritrovarci il 15 marzo a Roma in piazza Barberini alle ore 15, “Una piazza per la pace”, per riaffermare la richiesta di cessate il fuoco in Ucraina e una netta contrarietà al piano Rearm Europe approvato dal Consiglio europeo con l’assenso anche del governo italiano.
Non parteciperemo alla piazza lanciata da un quotidiano che ha sostenuto in questi anni posizioni belliciste. Non ci facciamo arruolare da chi ha sostenuto la guerra in Ucraina in nome dei diritti dei popoli oppressi ma ha fatto da scorta mediatica al genocidio di Netanyahu contro i palestinesi a Gaza.
Non andremo a sventolare una bandiera a sostegno di chi ha scelto la via della guerra e dell’economia di guerra (…) Questa Europa – quella del Patto di Stabilità e del piano di riarmo – non ci rappresenta.
La Commissione e i governi europei hanno condiviso con Biden la scelta della guerra “fino alla vittoria” e oggi obbediscono al diktat di Trump sull’aumento della spesa militare. (…) L’Europa che decide di spendere 800 miliardi aggiuntivi in armi, che comprerà per gran parte dagli Usa, dovrà tagliare ulteriormente il proprio stato sociale (…)
Noi proponiamo di ritrovarci a Roma in un’altra piazza, per la pace e contro il riarmo. Una piazza che senza ambiguità esprima il dissenso, l’indignazione e l’opposizione alle scelte della Commissione Europea, del Consiglio Europeo e anche del governo italiano. Una piazza da riempire con le bandiere della pace.
Tra le tante firme dell’’appello segnaliamo Raniero La Valle, Ginevra Bompiani, Elena Basile, Vauro, Moni Ovadia, esponenti palestinesi come Ali Rashid e Yousef Salman, il rappresentante dei curdi Yilmaz Orkan, l’ex diplomatico Enrico Calamai, Franco Berardi Bifo, i registi Daniele Vicari, Andrea Gropplero e Costanza Quatriglio, gli storici Piero Bevilacqua, Angelo d’Orsi e Guido Liguori, gli ex europarlamentari Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano e Eleonora Forenza, gli economisti Pier Giorgio Ardeni e Luciano Vasapollo, Marco Bersani di Attac, il segretario di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo, il fisico Francesco Sylos Labini, la portavoce comitati contro AD Marina Boscaino, Giovanni Russo Spena, l’urbanista Paolo Berdini, il produttore cinematografico Gianluca Arcopinto, gli attori Massimo Dapporto e Valentina Carnelutti, Chiara Rapaccini, artista/designer, Paolo Ferrero, la sceneggiatrice Silvia Scola, Patrizia Sentinelli, Rosa Rinaldi, Paola Nugnes.