Qualcuno giustamente ha detto che i fatti hanno la testa dura. A questo ho pensato leggendo gli interventi che si sono succeduti al mio articolo, dove cercavo, nei limiti delle mie capacità e conoscenze, di fare il punto e stimolare un ragionamento su alcune delle cause del declino della sinistra. Certamente su molte cose che si sono scritte concordo, il punto cruciale però, tornando ai fatti, è che la sinistra in Italia non ha più nessuna voce in capitolo e nessuna prospettiva di avere numeri significativi in una competizione elettorale. Non vorrei essere troppo polemico, ma mi pare che negli interventi letti questo aspetto non venga sottolineato; come si trattasse di un particolare irrilevante, come se quello che conta unicamente è il ribadire con forza la nostra presenza e i mitici ideali della sinistra.
Nessuno vuole abiurare ai principi, che sono ovviamente la nostra l'identità. Quello che cercavo di sottolineare è che se si perde il consenso popolare significa non essere capaci di rappresentare o rappresentare male i problemi della gente e questo può essere irrilevante se si vuole mettere in piedi una onlus di beneficenza, ma è fondamentale e decisiva invece se parliamo di costruire un Partito, che ha il compito di organizzare e rappresentare bisogni diversi nella società.
Quello che serve quindi è farsi carico di queste difficoltà e sforzarsi di trovare risposte nuove, diverse dalle destre, ma magari non sempre coincidenti con i vecchi schemi che abbiamo nella testa.