Un diluvio di suoni, Rock Band, competizioni fra gruppi Rock, Blues, Rap, Feste musicali per la pace, per l'integrazione, per gli spazi sociali, ecc. ecc.
Quando l'Arci Nova Rock di Faenza, con un piccolo gruppo di attivisti, negli anni fra il 1985 e il 1995, era riuscita ad esprimere forze esplosive, reazioni a catena di sinergie luminose e fotoniche di musicalità, in tantissime sue forme.
Dalle “Idi Rock di marzo”, del 1989, al circolo del rione Rosso, rassegna di tutto il rock locale, in cui 14 band si scontravano in 9 serate di marzo, con vari ospiti nazionali, al Rock Verde dell'agosto '89, con un John De Leo, ai primi passi di cantante.
La rassegna “Rock nero” al palazzetto dello sport, programmata nel periodo natalizio per vari anni (dal '89 al '92).
In quelle serate si sono esibiti gruppi locali, nazionali ed internazionali: dai Doctor Doom , ai Nuovi Turchi (in cui anche Giordano Sangiorgi suonava il basso), a I Fratelli Gemelli, con il mitico Paolo Giovannini, e poi Gianluca Lopresti, i Pussy Rat, la Vecchia Filanda Posse, Paolo Ciarchi, Morrigans Ware, Takooma, Sakou (dal Senegal), Handala (Palestinesi), ecc. ecc..
L'Isola Posse da Bologna arriva al “Sabato rock del villaggio” nel '92, a Palazzo Laderchi il 30 aprile '92 ed i Disciplinatha all'Arena Borghesi nel luglio,
La “Musica contro le guerre” contro gli imbarghi all'Iraq, ed a Cuba, nel marzo – aprile '93 con la Banda Bassotti di Roma, i Lion Haorse Posse ed i 99 Posse e Bisca. Poi, al 1° maggio, il concorso Rock-Magna Mia.
Le feste per la pace nel marzo1991 per l'Iraq e quella per la Jugoslavia nell'ottobre '93.
Il 1993 è stato un anno splendido con sette serate di Faenza Rock, dall'8 maggio alla finale del 12 giugno, competizione di una settantina di band a Palazzo Laderchi, fra giovani, big e super big, più ospiti vari.
Tutto il movimento sonoro rockettaro e rapper che, nella finale del 12 giugno, a Piazza del Popolo, devolve il ricavato all' “Associazione famigliari vittime di Ustica” alla presenza della Presidente Daria Bonfietti.
Un festival per gli “spazi di libertà” con il movimento clou del 19 giugno, si svolge in tre giornate di musica a casa della sottoscritta in via Roncona, con ospiti di varie band locali, poi il gruppo del centro sociale occupato del Leoncavallo di Milano, i “Piombo a tempo” (ex LHP), i No Domo da Napoli, Nando Popu, I Nuovi Turchi, Na Garadur, le Sless da Faenza, ecc., una mini Woodstock faentina … !
Ancora una festa per gli “Spazi sociali” in ottobre, sempre nel '93, che, ripeto, è un anno d'oro.
Poi, nel '94, ritorna la famosissima Banda Bassotti con i “The Gang” alla casa del popolo, lo Znat, di Reda.
Ho fatto un elenco, lo so, ma non ho saputo fare di meglio per indicare il grande – esplosivo movimento che c'era.
Lo staff di tutto questo: da un Giordano Sangiorgi, meno commerciante, a Marco Giovannini, Stefano Visani, Roberto Vignoli, Raffaele Morani, Ivan ed Emiliano Fontana, Andrea Albonetti e Sermasi, Sofia Vicchi, ecc. ecc. (mi scuso per non citare tutti), scrivevano anche fanzine come Subway, con cinque numeri dal '92 al '93 (qui ci sono tutti i nomi), poi trasformato in più flessibile “Interzone” nel '94.
Anch'io partecipavo a scrivere, ma soprattutto fotografavo, migliaia di foto che tengo in varie casse e che mi hanno portato a preparare una esposizione a Palazzo Laderchi nell'aprile 1989 a titolo “Il rock, il blues, la libertà ed altre storie” con il patrocinio del Comune di Faenza: foto esposte poi anche a “Las Ramblas” nel 2000 ed al circolo ARCI Prometeo nel 2015.
Una serie di ingrandimenti apparirà anche alla galleria della Molinella in questa edizione del MEI assieme ad una esposizione di foto di gruppi musicali di Fusignano.
Anche su “Il Sette” ed “Il Brillante” si pubblicavano i calendari dei vari concerti, competizioni, oltre ad analisi e critiche sui vari gruppi. Non dimentichiamo, però, in questa grande festa della musica, il “Faenza Folk Festival” degli anni '89 - '90 – '91, organizzato dalla rivista letteraria “Tratti”, della libreria ed editrice “Moby Dick”, ai quali hanno partecipato artisti di calibro internazionale, quali The Chieftains, I Kunsertu, Dubliners Lyonesse – Malicorne ed il grande Alan Stivell.
Guido Leotta e Giovanni Nediani che avevano fondato la rivista e che hanno determinato movimenti culturali faentini di grande importanza, con i festival letterari e musicali, ora non ci sono più, Guido suonava il sax ed il flauto nei Pharaons R & B, che hanno una impronta unica di grande musica con ironia e genialità.
Tutto questo, ed altro che ho sicuramente dimenticato, ma che è impossibile riportare in un articoletto, ha preparato il MEI, avvenimento sicuramente di grande livello, ma concentrato in pochi giorni.
La parcellizzazione delle sonorità musicali delle band formatesi negli anni '80 – 90, con il furore, la gioia, la rabbia dell'energia che emanavano, alzavano anche il tono e l'adrenalina di chi le ascoltava, questo permaneva nell'aria ad alimentare altre sinergie.
Ora il senso, pur nella bellezza delle varie tipologie musicali, è più chiuso, bloccato, meno espanso.
L'organizzazione sociale della vita quotidiana in tutti i suoi aspetti, ha spento molte volontà e gioia di ricerca, ma potrebbero – i giovani – riprovarci.
Maria Rossini
Per capire meglio tutto questo consultare il libro di Daniele Scarazzati – La mia band suona il rock – Tempo al libro Ed. e “G. Sangiorgi – Faenza è Rock”