L’alluvione in Emilia-Romagna: le lacrime di coccodrillo sopra un consumo di suolo senza argine
Alluvione fiume Lamone e il problema dell’alveo. La lettera di Maurizio Nieddu (geologo)
le cause di questo disastro sono molte e diverse.... ma a proposito di pulizia degli alvei e degli argini alleghiamo una considerazione, ricevuta tra le tante che circolano:
Buongiorno, le considerazioni dell'amico Maurizio Nieddu sono condivisibili per la regimazione dei canali, ma a mio parere non per i corsi d'acqua naturali quali sono i fiumi, tema che indubbiamente trova pareri discordanti da parte degli "esperti" sulla velocità dell'acqua da favorire con la pericolosità che comporta o da rallentare con la presenza ad esempio di vegetazione negli argini, che li rende anche più sicuri contro il rischio di rotture.....alla pag 16 delle Linee guida regionali per la riqualificazione integrata dei corsi d’acqua naturali
dell’Emilia-Romagna troviamo infatti quanto segue:
"Le associazioni vegetali ripariali, oltre a costituire un importante valore ecologico e fungere da agenti di una notevole attività di depurazione del- le acque, possono essere considerate come la più naturale delle difese idrauliche, efficaci per la limitazione dell’erosione e per il rallentamento della corrente nelle zone d’alveo non soggette ad invaso permanente.
Risulta quindi evidente la necessità di mantenere, al di fuori dell’alveo normalmente attivo, la vegetazione esistente, limitando gli abbattimenti agli esemplari di alto fusto morti, pericolanti, debolmente radicati, che potrebbero essere facilmente scalzati ed asportati in caso di piena."
LINEE GUIDA REGIONALI PER LA RIQUALIFICAZIONE INTEGRATA DEI CORSI D’ACQUA NATURALI DELL’EMILIA-ROMAGNA