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L’esperto Pierluigi Randi: “Dobbiamo abituarci a convivere con questi fenomeni. I fiumi sono tutti sotto la soglia di emergenza. A Riolo 120 millimetri di pioggia”

Ravenna, 11 dicembre 2024 – Pierluigi Randi, meteorologo Ampro (Associazione meteo professionisti), quale è il quadro del maltempo (l’intervista è stata fatta nella tarda mattinata di ieri, ndr)?

“Andiamo verso la fase conclusiva dei fenomeni, che già in mattinata si sono attenuati. Di positivo c’è che le piogge più consistenti sono state in pianura”.

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Campi allagati a Porto Fuori. In alto i Fiumi Uniti a Ponte Nuovo

Con effetti benefici sui fiumi?

“Esattamente. Se vogliamo fare una panoramica, nessuno dei nostri fiumi ha superato la soglia 3, quella cioè di emergenza. Il Senio ad Alfonsine è a 10 metri, con soglia di attenzione a 12 e il livello sta scendendo. Il Lamone è piuttosto alto a Mezzano, ma ha già toccato il picco di 6,5 metri, con soglia di attenzione a 7,5. A Faenza il Lamone è sotto soglia uno. Insomma, le piene più consistenti le hanno avute Senio e Lamone, ma il livello dell’acqua sta scendendo. Il Santerno è sempre stato in soglia uno”.

Lo scioglimento della neve causerà dei problemi?

“No, a meno che non si verifichino - e non sono previsti - aumenti consistenti di temperatura. La neve si fonderà nei prossimi giorni e va specificato che la fusione della neve è graduale. Non avremo picchi violenti come se ne hanno durante le piogge violente”.

Quali sono le previsioni meteo dei prossimi giorni?

“La fase iniziata domenica sta volgendo al termine. Domani (oggi, ndr) avremo piogge deboli, in esaurimento. Tra venerdì e sabato - ma più probabilmente questo secondo giorno - pioverà ancora. Il fenomeno sarà meno intenso e più veloce di quello attuale. Non saranno fenomeni preoccupanti”.

E la prossima settimana?

“Limitandoci ai primi giorni, avremo il ritorno dell’alta pressione, quindi bel tempo, aumento delle temperature e nebbie. Non ci saranno precipitazioni”.

Tornando alla pioggia di queste ore, quanta se ne è accumulata?

“In pianura, in provincia di Ravenna, siamo a 80-90 millimetri. A Sant’Alberto siamo a 103, 90 circa a Conselice e Alfonsine, 80 nel Lughese, 60-70 nel Faentino. Valori più alti sui rilievi: siamo tra i 110 e i 120 millimetri a Riolo Terme, Casola Valsenio e Brisighella. Consideri che in media, in tutto dicembre, l’accumulo di pioggia gli anni scorsi era di 90 millimetri. In questi due giorni è caduto dunque l’equivalente di quanto solitamente piove in tutto il mese”.

Dobbiamo abituarci a queste piogge intense?

“Sì. Dobbiamo imparare a conviverci, perché questi fenomeni si ripeteranno. Il conviverci non significa esserne schiavi. Dobbiamo abbandonare paura e impotenza, anche se non è facile da dire a chi è stato alluvionato e ha subìto quanto accaduto nel maggio 2023 e nel settembre di quest’anno. Però non è che ogni volta arrivi un’alluvione, per fortuna. Non dobbiamo subire troppo questi fenomeni. Stavolta c’è stata preoccupazione, ma non ci sono state né esondazioni, né rotture di argini”.

Quale è l’importanza degli interventi strutturali e di manutenzione?

La prima cosa da fare è la messa in sicurezza del territorio: per farlo occorrono tempo e grandi investimenti, e questi spettano alla parte amministrativa. Poi serve unità di intenti: inutile perdersi in polemiche. Ora sappiamo cosa fare, dunque agiamo. Nel Forlivese e nel Cesenate i fiumi hanno causato danni, anche perché le aree dei fiumi sono state completamente pulite. Ecco, non ricadiamo in questi errori. ’In mezzo’ al fiume di certo non deve esserci la sequoia secolare, ma nemmeno deve esserci il vuoto. Serve la vegetazione ripariale, perché senza vegetazione l’acqua arriva più in fretta e più veloce”.