"L'attacco alla Cisgiordania, condannato dall'ONU per violazione del diritto internazionale, è una unilaterale espansione della guerra da parte del governo israeliano che contribuisce a rendere sempre più esplosiva la polveriera del Medio Oriente e accresce ancor di più la tensione internazionale; ma rivela anche la volontà delle forze politiche israeliane più fanatiche di annettere progressivamente l'intera regione, già occupata dagli insediamenti, dichiarati illegali dalla Corte internazionale di giustizia dell'Aja, di centinaia di migliaia di coloni israeliani.
L'aggressione alla Cisgiordania da parte del governo Netanyahu si aggiunge al massacro in corso da otto mesi a Gaza, nella sostanziale inerzia della comunità internazionale, e al costante rifiuto di dar vita ad una tregua.
Questa politica bellicista ed espansionista, oltre a causare una ininterrotta strage di palestinesi, è la palese negazione della possibilità di dar vita allo Stato di Palestina e rappresenta un pericolo gravissimo per la sicurezza della stessa Israele perché, aggravando l'odio e il risentimento nei suoi confronti da parte della popolazione palestinese, alimenterà ulteriormente la spirale del terrore.
Chiediamo che il governo italiano, in coerenza con le sue dichiarazioni a favore di dar vita a due popoli in due Stati, condanni l'aggressione in corso, richieda con forza il ritiro dell'esercito israeliano dalla Cisgiordania e un immediato cessate il fuoco a Gaza, e riconosca lo Stato palestinese".
La Segreteria Nazionale ANPI