Il segretario generale della Cgil a Firenze davanti al cantiere di Via Mariti dove hanno perso la vita 5 operai. Il video dell’intervento dal palco
“Chiediamo che si apra una trattativa seria, di annunci, di chiacchiere ne ho già sentite anche troppe”. Così Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, appena arrivato insieme al segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri, davanti al cantiere di via Mariti a Firenze dove il 16 febbraio scorso hanno perso la vita 5 operai.
(Landini risponde alle domande dei giornalisti)
A margine del presidio indetto dai sindacati nel capoluogo toscano, uno delle decine di presidi che si sta svolgendo in questa giornata di mobilitazione in tutta Italia con sciopero di due ore a fine turno di edili e metalmeccanici, Landini ha parlato con la stampa.
(L’intervento di Maurzio Landini dal palco di Firenze)
Il governo “è da luglio che non ci sta incontrando. "Adesso ci vogliono 41 morti, quanti ce ne sono stati finora a febbraio 2024, per decidere che bisogna intervenire? Siamo convocati lunedì mattina, bene, si apra una trattativa, non sia il solito film che ci tengono mezz'ora a Palazzo Chigi per poi fare quello che vogliono. Abbiamo presentato una piattaforma, fare una trattativa vuol dire che si viene via da lì non dopo un'ora, ma quando si è fatto un accordo che risolve i problemi”. Se c'è bisogno, avverte ancora, “si sta lì anche due, tre giorni come abbiamo fatto altre volte. Basta chiacchiere e anche deleghe in bianco. Di deleghe in bianco non ne diamo a nessuno, è il momento di avere risposte precise alle piattaforme che abbiamo presentato”, ha sottolineato Landini.
“Le imprese – ha detto il segretario generale della Cgil – non possono stare zitte e far finta che questo non riguardi anche loro perché fare impresa in questo modo è metterla in quel posto a chi vuole fare seriamente l'impresa, rispettando le leggi, le regole e investendo sul lavoro. Per quello che ci riguarda è il momento non del cordoglio ma di fare, di agire e intervenire dove non si è fatto, cambiando quelle leggi balorde che sono state fatte”.
“Il subappalto a cascata – spiega Landini – va cancellato, bisogna introdurre la patente a punti, bisogna estendere il diritto alla formazione e alla prevenzione, bisogna aumentare le assunzioni agli ispettori e anche dei servizi di medicina del lavoro e bisogna da questo punto di vista cancellare tutti quei sistemi che hanno portato addirittura a lavorare qui persone senza neanche il permesso di soggiorno. La maggioranza di quelli che sono morti sono migranti, in alcuni casi clandestini”.
“Bisogna cancellare anche la Bossi-Fini, perché non possono essere solo sfruttati i migranti. Bisogna cancellare anche quelle leggi balorde che li mettono in condizione di dover lavorare sotto ricatto a queste condizioni. Questo è un altro tema, altro che chiudere le frontiere: bisogna aprire gli occhi e colpire quelli che sfruttano le persone”.