Legambiente: “Decisione incomprensibile che non aiuta gli agricoltori né il futuro dell’agricoltura e che va a discapito dell’ambiente e della salute dei cittadini”.
“L’annuncio della presidente della Commissione Ue di voler proporre il ritiro della proposta legislativa sui pesticidi – commenta Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente * – è incomprensibile e rappresenta un sonoro passo indietro rispetto al grande tema dell’agrogeologia e al futuro dell’agricoltura.
Così facendo non si aiutano gli agricoltori, né l’ambiente e la salute dei cittadini. Si tratta dell’ennesima strumentalizzazione politica in vista delle prossime elezioni Europee. Questo regolamento, che era attualmente in discussione, avrebbe potuto rappresentare uno dei fondamenti della nuova politica agricola comune, architrave di un più ambizioso green deal europeo e uno strumento importante per raggiungere gli obiettivi della strategia Farm to fork, quali la riduzione del 50% dell’uso di pesticidi chimici e la riduzione del 50% dell’uso di pesticidi più pericolosi entro il 2030.
Senza contare che uno dei temi al centro della proposta di regolamento, oggi messa in discussione dalla Commissione Ue, riconosce in termini decisi il ruolo dell’agricoltura biologica nella riduzione dei pesticidi indicandola come priorità nei piani d’azione nazionali. Il nostro auspicio è che la nuova proposta di regolamento che la Commissione Ue dovrà formulare vada nella stessa direzione del regolamento appena ritirato per difendere davvero la qualità e l’eccellenza delle produzioni europee, l’ambiente e la salute degli agricoltori e dei consumatori”.
“Come denunciamo da anni con il nostro report Pesticidi nel piatto – aggiunge Angelo Gentile, responsabile nazionale agricoltura di Legambiente – buona parte della frutta, della verdura e degli alimenti che mangiamo tutti i giorni contengono residui di pesticidi.
Un fatto grave su cui è fondamentale lavorare per arrivare ad una regolamentazione. IL SUR andava in questa direzione per cui quanto annunciato oggi dalla presidente Commissione UE ci lascia sgomenti.
Parliamo di un regolamento che fino ad oggi ha avuto un iter travagliato, e che faticosamente stava cominciando a vedere la luce. L’Europa ci ripensi, mentre a livello nazionale torniamo a ribadire anche l’urgenza dell’adozione del PAN (Piano d’azione Nazionale per l’uso sostenibile dei fitofarmaci) e l’approvazione di una legge nazionale contro il multiresiduo che vieti la compresenza di principi attivi”.
Al Governo Meloni, che oggi ha commentato la notizia per voce del Ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida e del Ministro dei trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini, l’associazione ambientalista ricorda che gli agricoltori possono essere aiutati in altro modo. A livello nazionale, come ha già sottolineato ieri Legambiente, servono interventi per supportare la transizione ecologica del settore ma al tempo stesso garantire il reddito: si snellisca la burocrazia, si garantisca assistenza tecnica e politiche che premiano economicamente chi punta su agrogeologia e servizi ecosistemici, si incentivi lo sviluppo delle rinnovabili in ambito agricolo per ridurre i costi energetici e si approvi l’inserimento dei delitti delle agromafie nel codice penale per fermare l’illegalità e la concorrenza sleale del settore.
* Ha iniziato la sua storia in Legambiente nel 1998 grazie al servizio civile, dal 2006 al 2011 ne è stato il responsabile scientifico, vicepresidente dal 2011 al 2015, direttore generale dal 2015 al 2018.È stato membro dei seguenti organismi: Consulta per le politiche delle infrastrutture e della mobilità sostenibili istituita presso il Ministero (2021-2022); Coordinamento nazionale del Forum del Terzo Settore (2018-2021); Gruppo di lavoro ‘Mafie e ambiente’ degli Stati generali della lotta alla criminalità organizzata promossi dal Ministero della Giustizia (2017); Comitato scientifico dell’Osservatorio per l’analisi normativa del Corpo forestale dello Stato (2016-2017); Comitato di indirizzo sulla gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche presso il Ministero dell’ambiente (2008-2012).È stato consulente della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti della XIV legislatura (2001-2006).È membro del Comitato scientifico di Ecomondo, la fiera di Rimini su tecnologie verdi e sviluppo sostenibile, e di K.EY, la fiera di Rimini sull’energia rinnovabile. È stato membro del Comitato direttivo di Chimica Verde Bionet e del Comitato di indirizzo di RemTech, la fiera di Ferrara sulla bonifica dei siti contaminati.È coautore dei seguenti libri di Legambiente: "Rapporto Ecomafia”, 2003-2018, Edizioni Ambiente, Simone Editore, Marotta & Cafiero Editori; "Bioeconomia”, 2015, Edizioni Ambiente; "Ecogiustizia è fatta”, 2015, La Biblioteca del Cigno; "Rifiuti Made in Italy”, 2009, Edizioni Ambiente; "Uscire dal petrolio”, 2003, Edizioni Le Balze.Autore di numerose pubblicazioni su economia circolare, inquinamento industriale, bonifica dei siti inquinati, aria, acqua, energia, nucleare, amianto, ecoreati ed ecomafia.Docente in master, seminari e corsi di formazione organizzati da enti privati e pubblici, tra cui la Scuola Superiore della Magistratura, l'Ordine dei giornalisti di Roma, Fondazione Treccani Cultura e La Strada degli Scrittori.