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Legambiente Emilia-Romagna APS

Al via la nuova campagna di Legambiente e KyotoClub #perunsaltodiclasse con l’appuntamento di apertura della stagione invernale nel primo press tour organizzato dalle due Associazioni a Bologna, nel quartiere Corticella, che ha visto tecnici di Legambiente, insieme alle autorità locali, regionali e parti sociali, impegnati in analisi termografiche in diversi edifici residenziali – pubblici e privati – di epoche differenti, con l’obiettivo di “far toccare con mano” i principali problemi del settore edilizio come le dispersioni termiche che caratterizzano gli edifici e che portano ad un aggravio delle bollette energetiche.

Alla presenza, tra gli altri, di Silvia Piccinini, Consigliera regionale M5s, Francesco Tutino, dirigente Regione Emilia-Romagna settore sviluppo economico, Marco Odaldi, AESS, Roberto Guarinoni, CGIL Emilia-Romagna e il Presidente del Consorzio centrale termica di Corticella Adriano Rubini, il press tour ha preso il via dalla sede bolognese di Legambiente Emilia-Romagna. Prima tappa, le scuole primarie “Mader”, dove si sono riscontrate subito le prime criticità, insieme al nido “Marsili”, che a breve distanza ha mostrato risultati termografici abbastanza sconfortanti.

Gli edifici scolastici, nei quali i bambini trascorrono la maggior parte della loro giornata, sono risultati i meno efficienti e i più dispersivi a livello termico di tutto il campione esemplificativo esplorato.

Anche l’edilizia residenziale non se la passa bene: i condomini PEEP, legati per contratto alla centrale termica a metano di Corticella, hanno mostrato molte falle a livello di dispersione termica. Le testimonianze di alcuni proprietari degli appartamenti raccontano di bollette energetiche elevate non compensate dal raggiungimento di temperature confortevoli all’interno delle abitazioni.

Le indagini termografiche rappresentano ad oggi la tecnica più sicura, non invasiva e affidabile per questo tipo di monitoraggi. Con l’utilizzo di una termocamera, infatti, vengono rilevate le variazioni di temperatura delle superfici degli oggetti, determinando ponti termici, inefficienze e dispersioni che rappresentano non solo un inutile spreco di energia termica, ma anche lo stato di non comfort abitativo, costringendo milioni di famiglie a spendere molto di più per riscaldare gli ambienti, portando i costi delle bollette a valori decisamente notevoli. Questo strumento, infatti, misura la radiazione infrarossa emessa dalle superfici inquadrate, che varia in base alla temperatura, e i risultati vengono presentati all’operatore come un’immagine di differenti colori, ciascuno dei quali rappresenta diverse temperature superficiali.  E i risultati emersi da questo primo press tour non sono incoraggianti, perché evidenziano una significativa dispersione di calore in molteplici strutture, anche in quelle di recente costruzione. Un fenomeno che contribuisce all’aumento dei consumi energetici e comporta un impatto negativo sull’ambiente: non a caso il patrimonio edilizio è uno dei principali settori responsabili delle emissioni climalteranti con la sua forte dipendenza dalle fonti fossili, con particolare riguardo al gas: oltre il 40% del gas fossile consumato nel nostro Paese, infatti, viene proprio dal settore edilizio.  

“Occorrono politiche lungimiranti e urgenti non solo per combattere il cambiamento climatico, ma anche e soprattutto per ridurre le bollette energetiche di famiglie che, ormai e troppo spesso, non arrivano a fine mese – ha dichiarato Katiuscia Eroe, Responsabile Energia Legambiente -. Soprattutto considerando che oggi esistono tecnologie, competenze e conoscenze per portare la stragrande maggioranza delle abitazioni in Classe energetica A, riducendo i consumi fino all’80%. La nuova campagna #perunsaltodiclasse nasce non solo con l’obiettivo di far toccare con mano i principali problemi ambientali, climatici e sociali a chi oggi governa il Paese, regioni e città, ma anche di proporre soluzioni politiche e tecnologiche in grado di modificare radicalmente il ruolo di questo settore”.

“L’Italia ha bisogno non solo di politiche lungimiranti e più ambiziose di quelle che oggi si stanno definendo a livello comunitario, ma anche di dare risposte concrete alla mancanza di politiche di riqualificazione del settore edilizio che aiuterebbero le famiglie a ridurre i costi energetici, le imprese ad innovarsi e a creare migliaia di posti di lavoro, dando nuovo slancio al sistema Paese. A partire dalla decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento e dall’utilizzo di materiali nuovi e innovativi già pronti sul mercato”, sottolinea Kyoto Club, partner di campagna insieme a Legambiente.

Diverse le misure che potrebbero essere adottate a livello nazionale e locale per migliorare la situazione, a partire da una riforma degli incentivi del settore edilizio accessibili a tutti in base alle prestazioni e al reddito – solo nel 2022 si sono spesi oltre 17 miliardi di euro in sussidi ambientalmente dannosi tra la promozione di caldaie a gas e sconti di IVA che rendono il patrimonio edilizio vetusto e inefficiente – passando per l’isolamento termico negli edifici, incoraggiando l’installazione di materiali innovativi e sostenibili per ottenerlo, finestre ad alte prestazioni energetiche, fonti rinnovabili per decarbonizzare i sistemi di riscaldamento e raffrescamento, comunità energetiche e configurazioni di autoconsumo collettivo.  

“Chiediamo un impegno concreto alla politica, affinché metta in campo azioni per favorire l’efficientamento termico degli edifici sia pubblici che privati – sottolinea Francesco Occhipinti Direttore di Legambiente Emilia-Romagna-. Gli incentivi e le detrazioni ad oggi utilizzabili non sono facilmente accessibili alle fasce più fragili della popolazione, che sono in realtà quelle che ne avrebbero maggiore necessità. Servirebbe anche una maggiore divulgazione degli strumenti già in essere, come il conto termico, utilissimo per l’efficientamento energetico degli edifici della pubblica amministrazione: sebbene dal 2016 l’utilizzo di questa misura di incentivazione sia aumentata, al 2023 registriamo un impiego di soli 147 milioni di euro su 200 disponibili”.

Il settore residenziale è secondo solamente a quello dei trasporti in termini di consumi finali di energia. L’Italia, dopo l’affossamento del Superbonus e della cessione del credito, necessita di politiche incisive e accessibili alle famiglie a medio e basso reddito. L’approvazione delle Direttive EPBD ed EED ed il loro recepimento da parte delle istituzioni italiane rappresenterebbe non la soluzione al problema, ma un punto di partenza nel percorso di decarbonizzazione del nostro patrimonio edilizio, ancora altamente climalterante.

A livello nazionale gli obiettivi possono essere decisamente più ambiziosi: abbassare entro il 2030 i consumi degli edifici residenziali, riducendo al tempo stesso il loro impatto emissivo, e uscire definitivamente dalla dipendenza dal gas nel 2035.

Nello studio “La decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento” condotto da Elemens per Legambiente e Kyoto Club, nel modello “Gas reduction 2030”, si va oltre gli obiettivi proposti dalla direttiva EED che stima per l’Italia una diminuzione di appena 6,1 miliardi di smc di gas fossile per il riscaldamento domestico rispetto ai consumi 2020, con una riduzione pari al solo 37% in meno: è importante che l’Italia riveda al rialzo gli obiettivi minimi di risparmio fissati dalla direttiva europea entrata in vigore a settembre 2023 per raggiungere almeno il 2% di riduzione annuo dei consumi nel 2024-2025 (+ 0,7% rispetto al limite europeo pari a 1,3%); il 3% nel 2026-2027 (il doppio di quanto stabilito dalla direttiva EED, pari ad 1,5%) ed il 4,5% nel 2028-2030 (+ 2,6 rispetto di quanto stabilito dalla direttiva EED, pari a 1,9%);  è fondamentale mettere in campo una serie di interventi strutturali non più rimandabili, eliminando incentivi e sussidi alle tecnologie a fonti fossili, migliorando gli strumenti di monitoraggio, modificando l’attuale sistema di detrazioni con l’introduzione di un sistema premiante proporzionale ai risultati ottenuti, e reintroducendo la cessione del credito per tutti gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche. Inoltre, a partire dal 2025, vietando l’installazione di tecnologie che impiegano fonti fossili e introducendo un Fondo dedicato alle famiglie a medio e basso reddito per la copertura dei costi non sostenuti dal sistema incentivante. 

 

#perunsaltodiclasse è la nuova campagna di advocacy di Legambiente e Kyoto Club che nasce per sensibilizzare Amministratori politici nazionali, regionali e locali, cittadine e cittadini ma anche progettisti e condomini sull’importanza per il nostro Paese di avere una seria e lungimirante politica di riqualificazione energetica del patrimonio edilizio, a partire dalla decarbonizzazione dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento e dalla riduzione delle emissioni di carbonio incorporato che caratterizza la filiera delle costruzioni e delle riqualificazioni edilizie.