Lara Ghiglione e Giorgia Fattinanzi, responsabili Cgil, commentano l'astensione al P arlamento Ue su misure di contrasto alla violenza maschile sulle donne
Ieri, 10 maggio, il Parlamento europeo ha votato a favore di due risoluzioni che chiedono all’Unione europea di aderire alla Convenzione di Istanbul, il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne e della violenza domestica. Lega e Fratelli d’Italia, però, si sono astenuti, e due deputate della Lega hanno votato contro.
“L’astensione di ieri da parte di Fratelli d’Italia e Lega sull'adozione svela l’inadeguatezza e il portato ideologico di questa maggioranza anche sul tema dei diritti civili delle donne”. Lo affermano in una nota, la responsabile politiche di genere Cgil nazionale Lara Ghiglione e la responsabile contrasto alla violenza di genere Cgil nazionale Giorgia Fattinnanzi.
“A pochi mesi di distanza dal 25 novembre, Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne - aggiungono - siamo costrette a prendere atto che le dichiarazioni della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sul fatto che il contrasto alla violenza maschile sulle donne sarebbe stato una priorità per la maggioranza e il governo, erano soltanto parole retoriche, di circostanza”.
Per Ghiglione e Fattinnanzi “sono ancora più gravi le motivazioni addotte. La scelta di astenersi sarebbe, infatti, stata assunta per il ‘rischio’ che la Convenzione di Istanbul possa essere usata per imporre agli Stati membri diritti e tematiche legate all'‘ideologia gender’, attraverso un uso strumentale di essa, da parte delle sinistre. Si tratta di motivazioni false che raccontano quanto sia preoccupante l'omotransfobia di certa parte della maggioranza, oltre a rivelare l'uso strumentale del dramma della violenza sulle donne”.
“Fdi e Lega non possono, infatti, non sapere - sottolineano Ghiglione e Fattinnanzi - che la Convenzione di Istanbul tratta soltanto il tema del contrasto alla violenza maschile contro le donne, scegliendo di non intervenire sull’autonomia degli Stati aderenti sul tema del diritto di famiglia”.
“Chiediamo con nettezza alla presidente del Consiglio - proseguono Ghiglione e Fattinnanzi - di mettere in pratica le sue dichiarazioni sulla necessità di affrontare il contrasto alla violenza maschile sulle donne in modo trasversale, come una battaglia di tutte le istituzioni e le forze politiche, invitando tutti gli europarlamentari coinvolti a votare a favore della ratifica per l’adesione da parte dell'Unione europea della Convenzione di Istanbul, nella votazione finale che si terrà a breve”.