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Come già annunciato, sabato 6 maggio, dalle ore 14, si terrà a Ravenna la manifestazione nazionale contro i rigassificatori, “per la giustizia climatica, per fuoriuscire dalla schiavitù delle fonti fossili, per un modello basato sulle energie rinnovabili”.

Fuori dal Fossile

L’evento è stato presentato oggi 26 aprile in conferenza stampa da Per il Clima-Fuori dal Fossile, Rete Emergenza Climatica e Ambientale dell’Emilia Romagna e Rete No Rigassificatori No Gnl che hanno convocano la manifestazione del 6 maggio a Ravenna per chiamare a raccolta tutte le realtà che si stanno battendo “per contrastare le scelte predatorie verso le risorse della terra, i beni comuni e la salute delle persone e dei territori, che questo Governo (per altro in continuità con quelli precedenti e con la complicità di gran parte dei poteri locali) sta compiendo, con lo scopo di fare del Paese lo snodo principale del modello estrattivista.”

 

La manifestazione di Ravenna è in continuità con quella che si è tenuta a Piombino lo scorso 11 marzo e con le altre che nel passato più o meno recente. “Disegnare un futuro diverso non solo è possibile, ma è indispensabile se si vuole cercare di contrastare la catastrofe climatica e le sue conseguenze, come da anni ci dicono ripetutamente gli scienziati e una miriade di eventi che stanno sotto gli occhi di tutti” dicono gli organizzatori.

Alla manifestazione di Ravenna stanno arrivando molte adesioni locali e sovra-locali. Per quando riguarda il mondo delle Associazioni, hanno fino ad ora aderito Legambiente e Greenpeace nazionali, Italia Nostra di Ravenna, l’Associazione Naturista ravennate, l’Associazione Esposti Amianto, la Rete Nazionale Lavoro Sicuro, il Circolo Chico Mendes e il Centro Francesco Lorusso di Bologna, Faenza Eco-Logica, l’Associazione Salviamo le Api-Salviamo noi, Fridays for Future di Ravenna. Dal mondo politico c’è il sostegno di Unione Popolare, Rifondazione Comunista, Europa Verde-Verdi Emilia Romagna, Potere al Popolo, Sinistra Italiana, Ravenna in Comune, Lista Civica Ambiente e Territorio. Sul fronte sindacale l’iniziativa riceve l’appoggio dei Cobas, dell’ USB, dell’area Le Radici del Sindacato della CGIL, nonché del Collettivo delle Lavoratrici e dei Lavoratori della GKN di Firenze.

Hanno aderito anche le realtà femministe, rappresentate da Casa delle Donne, Femminile Maschile Plurale, Donne in Nero e Unione Donne Italiane, “a testimonianza di come la vertenza ecologista e quella femminista si intreccino e si individuino reciprocamente come alleate naturali nell’ impegno per costruire un futuro di rapporti liberi dalla visione patriarcale e predatoria.”

Nella stessa giornata, in varie parti d’Italia “ci saranno diversi altri eventi di mobilitazione sociale, sia sui temi ambientali, sia su quelli della giustizia sociale e della difesa della sanità pubblica, della pace e della parità di genere. La manifestazione di Ravenna non si pone certo in competizione con tali eventi e sottolinea anzi come sia auspicabile la costruzione di sempre più larghe convergenze delle lotte sociali in tutto il Paese e in tutto il Mondo.”

La manifestazione del 6 maggio a Ravenna, partirà alle ore 14 in Piazzale Farini: il corteo percorrerà le vie cittadine e si concluderà in Piazza del Popolo.