I primi a rischiare sono i dipendenti dei consorzi di bonifica, perché in alcune zone del nord non c'è più acqua. Ma è tutta l'agricoltura ad essere a rischio. Ne abbiamo parlato con Francesco Vincenzi, presidente Anbi
L'acqua crea lavoro, ma quando manca può anche toglierlo. È uno dei rischi concreti che l'Italia, in particolare il Nord, sta già vivendo e che nei prossimi mesi potrebbe diventare esplosivo. Ne è ben consapevole Francesco Vincenzi, presidente di Anbi, l'associazione nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue, che con la mancanza di acqua in alcune zone del Paese (il Piemonte ad esempio) sta già facendo i conti. "Siamo molto preoccupati - dice - perché l''80% delle nostre produzioni agroalimentari arrivano da terreni irrigati. Se manca l'acqua gli effetti su tutto l'indotto possono essere drammatici".