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Dal ritorno dei voucher all'azzeramento di Opzione donna e all'esordio della flat tax incrementale. I contenuti della Finanziaria da 35 miliardi del Governo Meloni

 Foto: Klimkin (www.pixabay.com)

 

Con il voto del Senato (107 sì, 69 no e un astenuto) è arrivato il via libera definitivo alla manovra 2023. Una manovra da 35 miliardi, di cui oltre 21 destinati al contenimento dei costi dell’energia che valgono pere solo per i primi tre mesi del 2023. Queste le principali misure.

Energia 

Aumenta la platea dei percettori del bonus sociale nel settore elettrico e in quello del gas. La soglia Isee per accedere al bonus da parte dei soggetti economicamente svantaggiati sale da 12.000 a 15.000 euro. Confermata l'eliminazione degli oneri impropri delle bollette, viene rifinanziato fino al 30 marzo 2023 il credito d'imposta per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale per le imprese. Per i comparti sanità, agricoltura, enti locali, trasporto pubblico locale sono previsti interventi ad hoc per fronteggiare il caro energia e assicurare la prosecuzione dei servizi. 

Lavoro

Tornano con forza i voucher, che possono essere utilizzati per il pagamento delle prestazioni di lavoro occasionale fino a 10.000 euro (anziché 5.000). Aumenta da 6.000 a 8.000 euro la decontribuzione per i datori di lavoro privati che nel 2023 assumono a tempo indeterminato i percettori di reddito di cittadinanza. Quanto ai premi di produttività, l'imposta sostitutiva si riduce dal 10 al 5% per importi fino a 3.000 euro. Lo smart working agevolato prosegue fino al 31 marzo, ma solo per i fragili.

Reddito di cittadinanza

Nel 2023 il Reddito sarà versato ai percettori abili al lavoro per sette mesi anziché per otto, come stabiliva il disegno di legge di bilancio approvato dal Consiglio dei ministri. L'ulteriore stretta comporta un aumento dei risparmi che salgono da 743 milioni di euro a 958 milioni di euro. Arriva anche la decadenza automatica dal beneficio nel caso in cui non si accetti la prima offerta di lavoro, ma rimane il fatto che debba essere congrua. Inoltre, i ragazzi tra 18 e 29 anni che non hanno completato la scuola dell'obbligo, per ricevere il reddito di cittadinanza sono tenuti a iscriversi a percorsi formativi o comunque funzionali all'adempimento dell'obbligo scolastico.

Pensioni

Al via “quota 103” che consente di andare in pensione con 41 anni di contributi e 62 anni di età anagrafica. Circa le pensioni minime, i trattamenti per gli over 75 salgono a 600 euro. Ma si tratta di un aumento transitorio che si applica per il solo 2023. Confermata la rivalutazione piena per le pensioni più basse, per le altre l'adeguamento percentuale si riduce con l'aumentare dell'importo.

Quelle tra 4 e 5 volte il minimo (circa 2.600 euro lordi al mese) avranno per il periodo 2023-2024 un adeguamento automatico pari all'85% anziché all'80%. Quelle tra 5 e 6 volte il minimo passano dal 55% al 53%, i trattamenti tra 6 e 8 volte il minimo dal 50% al 47%, mentre per i trattamenti più elevati, superiori a 10 volte il minimo, l'adeguamento si riduce dal 35% al 32%.

Praticamente azzerata Opzione donna. Nel 2023 le donne possono lasciare il lavoro a 60 anni, oppure a 59 anni con un figlio e a 58 anni con due o più figli. L'anticipo pensionistico è riservato alle donne caregiver, alle invalide al 74% e alle lavoratrici di aziende in crisi. In quest'ultimo caso l'uscita è possibile con 58 anni d'età indipendentemente dal numero dei figli.

L’ape sociale è stata prorogata fino al 31 dicembre 2023 per le medesime casistiche e i medesimi requisiti previsti precedentemente.

Fisco

Si innalza da 65.000 a 85.000 euro la soglia di ricavi e compensi che consente ai lavoratori autonomi di accedere all'imposta forfettaria del 15%. Nasce la flat tax incrementale: per gli autonomi che non aderiscono al regime forfettario, si applica la tassa piatta del 15% sugli aumenti di reddito calcolati rispetto ai tre anni precedenti. Sale da 20.000 a 25.000 euro (1.933 euro al mese) la soglia di reddito che beneficerà del taglio del cuneo fiscale al 3%. Da 25.000 e fino a 35.000 euro (2.600 euro al mese) il taglio del cuneo fiscale è prorogato al 2%. Diverse le misure per la cosiddetta tregua fiscale: gli interventi prevedono la sanatoria delle irregolarità formali sulle dichiarazioni dei redditi, una forma speciale di ravvedimento, la definizione agevolata degli atti di accertamento, la conciliazione agevolata, la regolarizzazione dei versamenti, l'annullamento automatico delle cartelle sotto i 1.000 euro (ad esclusione delle multe per le quali decide il Comune), la rottamazione delle cartelle. 

Viene ristretta la platea delle imprese del settore dell’energia soggette a una tassa sugli extraprofitti pari al 50% del maggior reddito conseguito nel 2022 rispetto alla media dei quattro anni precedenti. La tassa si applicherà solo alle società che generano almeno il 75% dei loro ricavi da attività nei settori della produzione e rivendita di energia, gas e prodotti petroliferi.

Assegno unico e congedo parentale

Per il 2023 l'assegno sarà maggiorato del 50%, e di un ulteriore 50% per le famiglie composte da 4 figli o più. Si introduce poi un mese in più di congedo parentale all'80% (anziché al 30% della retribuzione) da godere fino ai sei anni del bambino, riconosciuto sia alla mamma che al papà del bambino, comunque in via alternativa.

Bonus per i diciottenni

Il meccanismo prevede due criteri per l'erogazione del beneficio. Uno è di carattere reddituale: la card di 500 euro sarà erogata a tutti i diciottenni con Isee fino a 35.000 euro. Il secondo criterio è legato al merito: la card sempre di 500 euro sarà erogata ai ragazzi che escono dall'esame di maturità con il voto massimo di 100/100. Se un ragazzo rientra in entrambi i requisiti, le card si sommano e prenderà il bonus da 1.000 euro