Sulla nuova urbanizzazione dell’area Colombarina
Dopo il Consiglio comunale di lunedì scorso l’Altra Faenza conferma i propri dubbi sull’ennesimo progetto di cementificazione
Dopo il Consiglio comunale di lunedì scorso l’”Altra Faenza” torna sul progetto di urbanizzazione che riguarda l’area Colombarina. La risposta fornita dal sindaco Malpezzi e dall’assessore Piroddi alle richieste di chiarimenti e agli interrogativi avanzati da Eddy Necki, consigliere de “L’Altra Faenza”, durante la seduta del Consiglio comunale del 21 dicembre scorso è risultata persino imbarazzante.
Non è stata fatta chiarezza sul perché importanti documenti riportano date in contrasto fra loro, il che alimenta seri dubbi sulla loro correttezza e validità; non è stato chiarito cosa e quanto verrà costruito su quell’area; è stata addirittura ipotizzata la realizzazione di una casa di cura (com’è noto, in quella zona si respira l’aria più salubre!).
Il sindaco Malpezzi si è appellato ad atti ed accordi che risalgono a vent’anni addietro. Da allora tutto è cambiato e, nel frattempo, molte sono state le solenni dichiarazioni sue e del PD secondo le quali a Faenza non avremmo assistito a ulteriori cementificazioni e al conseguente consumo di suolo. Prima ancora di iter burocratici e di impegni che risalgono indietro nel tempo, ciò che conta sono la volontà politica e gli atti di oggi. E’ su questi che i faentini giudicano e vista l’eco che sta ottenendo la vicenda in città, si aspetterebbero una decisa inversione di rotta da parte di questa Giunta sul tema delle urbanizzazioni e cementificazioni, che negli anni hanno deturpato la città e creato interi quartieri, a volte privi di servizi, nei quali lo stesso Comune non è poi in grado di garantire efficaci manutenzioni per scarsità di risorse.
Chiediamo ancora una volta: questa Giunta intende rispettare le enunciazioni e le norme contenute nel Regolamento urbanistico ed edilizio del marzo scorso e nel Piano strutturale comunale (Psc) del 2009 – che prevedono fra l’altro consumo zero di suolo verde e misure per la riqualificazione del centro storico – oppure intende andare in direzione contraria? Esistono, e se sì quali sono, altri progetti e accordi simili a quello dell’area Colombarina?
Il Consiglio comunale e i faentini hanno diritto di sapere. Anche per non essere indotti a ritenere che lo sviluppo urbanistico di Faenza sia questione riservata alla Giunta, all’Ufficio tecnico e ai privati. Dopo 15 anni di cementificazioni e urbanizzazioni i cittadini hanno tutto il diritto di immaginare e volere una città diversa, maggiormente attenta all’ambiente e sostenibile, non solo a parole.