Comunicato stampa
Dove va Agrintesa?
Il licenziamento di una lavoratrice stagionale, un’ortofrutticola, deciso nei giorni scorsi da Agrintesa è un atto grave e inquietante. Il sindacato di categoria del quale la stessa lavoratrice è attivista e delegata da quasi dieci anni, la Flai-Cgil, l’ha impugnato in sede legale definendolo “discriminatorio, illegittimo e immotivato”.
Il provvedimento della direzione di Agrintesa appare tanto più deplorevole in quanto colpisce una candidata alle ormai prossime elezioni per il rinnovo della Rsu.
Ciò avviene mentre l’intero mondo del lavoro nel faentino sta pagando in termini durissimi la crisi - “L’Altra Faenza” ha più volte denunciato come in otto anni siano più di duemila le lavoratrici e i lavoratori che hanno perso il posto o sono in cassa integrazione - e mentre il governo Renzi attacca a testa bassa i diritti, favorisce il dilagare della precarietà (un milione e mezzo le persone pagate coi voucher e quindi senza contratto) e disconosce il ruolo dei sindacati.
Agrintesa non è un’azienda privata, è una cooperativa. La contrattazione e il sistema di relazioni hanno sempre tenuto conto di questo dato essenziale, così da consentire che le controversie trovassero ragionevole composizione senza giungere ad atti unilaterali di tale gravità.
Mediti la direzione di Agrintesa se onorare la sua stessa storia o voltare pagina - come pare intenda fare - nel segno della generale regressione che sta investendo i rapporti sociali nel nostro Paese.
Faenza, 24 novembre 2015
L’Altra Faenza