La carovana della Cgil arriva fino a Sobrance, tra Slovacchia e Ucraina, per consegnare le 17 tonnellate di aiuti alimentari alle popolazioni sfollate e costrette a fuggire dalle bombe di Putin
Riso, biscotti, latte a lunga conservazione, alimenti per neonati, succhi di frutta, prodotti per l'igiene personale. Generi di prima necessità per chi, una volta scappato dalle bombe, deve sopravvivere nella nuova “vita” da profugo. È il racconto della delegazione capitanata dalla Cgil nazionale insieme alla Flai Cgil, Cgil Emilia-Romagna, Cgil Lombardia, Spi Cgil Lombardia, Cgil Milano, Nexus Emilia Romagna che ha attraversato il cuore dell'Europa ed è arrivata a Sobrance, al confine con l'Ucraina, per consegnare gli aiuti alimentari.