“Sulla vicenda che ha visto l’aggressione di due ragazzi e una ragazza in Corso Baccarini, vogliamo dire subito che siamo contrari ad ogni forma di violenza, siamo vicini ai ragazzi attaccati e ci auguriamo che non ricapiti. Tuttavia, proprio perché prendiamo seriamente la vicenda accaduta, non possiamo nemmeno accettare che venga strumentalizzata a fini elettorali, a maggior ragione se viene utilizzata per attaccare il PUMS”.
Fridays for Future prende posizione riguardo le critiche mosse dal consigliere comunale Stefano Bertozzi all’indomani della diffusione della notizia dell’aggressione in corso Baccarini.
“”Senza interventi la situazione sarà destinata a peggiorare, e questo accadrà ancora di più dopo l’avvio del processo di desertificazione del centro storico marchiato PUMS.” aveva affermato il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio comunale. Un’affermazione che non è piaciuta a molte associazioni che stanno lavorando da mesi per portare correttivi e richieste al piano urbano della mobilità sostenibile del Comune di Faenza.
“Vogliamo ricordare che il PUMS non è un piano on/off” afferma il collettivo di Fridays for Future “Ha dei tempi graduali di realizzazione che possano permettere alla cittadinanza di adattarsi ai cambiamenti che, seppur graduali, sono assolutamente necessari. La battaglia per l’ambiente infatti non può essere soltanto affare nazionale. La stessa concezione di sostenibilità impone che ad ogni livello istituzionale, fino alla singola casa di ogni cittadino, si svolgano azioni virtuose volte ad abbattere gli sprechi, abbassare le emissioni e migliorare la qualità dell’aria”.
“Al netto di tutto ciò riteniamo che un centro storico libero dal traffico asfissiante e con servizio di trasporto pubblico efficiente non creerà deserto, al contrario incentiverà la presenza di più e più persone e quindi anche consumatori” spiga Fridays for Future.
“Di certo potremmo stare a discuterne per ore e sarebbe soltanto un bene per la nostra città, ma altrettanto certamente non riteniamo che sia il modo migliore iniziare strumentalizzando in modo semplicistico un atto di violenza che è da condannare, ma non ha nulla a che fare con il PUMS”.