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COMUNICATO STAMPA

Una delegazione in rappresentanza dei promotori dell’ Appello "Non è accettabile un regionalismo non solidale" è stata ricevuta questa mattina da Sua Eccellenza il Prefetto di Ravenna Enrico Caterino.
L’Appello - allegato - è stato sottoscritto a livello nazionale dalla Fondazione Einuadi, da ARCI, da CGIL, dal Coordinamento per la Democrazia Costituzionale e dalla Associazione NOstra.

 Sono stati illustrati al Prefetto le ragioni dell’Appello rivolto alle massime Autorità dello Stato. L’Appello esprime  un forte allarme. L’emergenza sanitaria ha evidenziato come l’unità nazionale risulti indebolita, anche per il continuo conflitto fra Governo e Regioni, e si profili, con la richiesta  di tre Regioni,  Emilia Romagna, Lombardia e Veneto, un ulteriore sfaldamento dell’Unità della Repubblica.

Il dovere inderogabile di ogni livello Istituzionale è di assicurare l’uguaglianza dei diritti come l’articolo 3 impone, ed è compito  delle autonomie locali amministrare nell’interesse dell’intera comunità nazionale, come l’art. 5 della Costituzione indica.

Inoltre, ogni nuova legge in merito a differenziate autonomie, dovrà essere sottoposta alla pubblica informazione, valutazione e discussa e approvata dal Parlamento.

Non può in alcun modo essere considerata materia minore e di esclusiva competenza della Conferenza Stato Regioni.

L’incontro si è svolto attraverso un dialogo non formale di reciproco ascolto e nella piena condivisione  dei valori di uguaglianza e solidarietà sui quali si fonda  la Costituzione della Repubblica.

La delegazione era composta da Mirka Bettoli, del Comitato in Difesa della Costituzione di Faenza, da Ombretta Cortesi, presidente provinciale ARCI, da Maria Paola Patuelli, portavoce del Coordinamento Costituzionale della provincia di Ravenna, da Raffele Vicidomini, della CGIL di Ravenna.

Sua Eccellenza il Prefetto trasmetterà al Governo il nostro Appello.

Ravenna, 17 dicembre 2020