Aspettiamo, ancora, di conoscere da parte dell'Amministrazione gli interventi urgenti sulla mobilità che in tanti abbiamo sollecitato.
Siamo costretti a ripeterci, il titolo di questo comunicato è più o meno lo stesso già usato, a giugno e poi a luglio.
Dopo aver incontrato, e sentito più volte, l'Amministrazione, sulla necessità di interventi urgenti sulla mobilità, in questa fase di emergenza per la fase 3 del Covid-19, per i quali come Legambiente e Fiab, abbiamo presentato alcune proposte specifiche, l'Assessore competente ci aveva assicurato, che sarebbero state esaminate, confrontate in un incontro, e quindi deciso le azioni ritenute applicabili da subito, comunicate anche attraverso una conferenza stampa.
Non abbiamo visto, né sentito, nulla, nonostante le tante prese di posizione e iniziative, non solo nostre, la campagna #andràtuttinbici, le sollecitazioni dei Friday For Future, del Tavolo Ambiente di Faenza, dello stesso Consiglio Comunale che ha votato all'unanimità una mozione, pur se generica, per sollecitare interventi per favorire la mobilità sostenibile.
Ribadiamo che lo scopo evidente è quello di dare più spazio a ciclisti e pedoni per migliorare la vivibilità e la qualità dei luoghi, conciliare rispetto della distanza fisica tra le persone e accessibilità dello spazio pubblico, e la bicicletta, specie in questo periodo, è il miglior mezzo di trasporto per muovere più persone contemporaneamente, occupando meno spazio, pur mantenendo la distanza fisica.
Per questo servono corsie ciclabili, anche temporanee, ricongiungendo percorsi già parzialmente esistenti, recuperare spazio, anche togliendo alcuni posti auto, rallentare la velocità con effettive zone 30, per favorire una mobilità dolce.
Poi, in attesa di definire completamente il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, serviranno progressivamente altri interventi più organici, all'interno dei quali va data priorità al problema della sicurezza stradale, per tutti, i pedoni, i ciclisti e mezzi motorizzati, incluso le auto.
In questo senso ribadiamo le nostre critiche ai “cosiddetti dissuasori”, in alcune piste ciclabili, crediamo che invece di dimostrarsi strumenti per la sicurezza potrebbero addirittura accentuare la pericolosità degli incroci, per questo vanno trovate altre soluzioni che garantiscono il massimo di sicurezza e fruibilità.
Ma finché si spendono solo parole la condivisione è alta, i fatti invece non si vedono.
Dobbiamo aspettare la prossima Amministrazione per avere risposte?
Speriamo sul serio che possa essere una reale “discontinuità”, in meglio, naturalmente, non in peggio.
Faenza, 6 agosto 2020
Circolo :Legambiente Lamone Faenza