Chi, come il Partito Democratico, ritiene che la buona politica e la buona amministrazione non possano mai fare a meno del confronto di idee, della partecipazione e del coinvolgimento dei mondi vitali della città, non può non apprezzare, nel metodo, l'appello lanciato da alcuni esponenti della sinistra.
Condividiamo in particolare la preoccupazione per il fenomeno dell'astensionismo, che richiama la responsabilità di tutti a non lasciarsi vincere dalla sfiducia, continuando con l’impegno in tutte quelle attività che testimoniano in modo chiaro il lavoro per il bene comune della nostra comunità: associazionismo, volontariato, ed anche la politica. Il nostro tempo ha bisogno di testimoni diretti, di chi ha il coraggio di sporcarsi le mani.
Condividendo le preoccupazioni per la situazione internazionale, ancora caratterizzata dalla crisi economica e da nuove crisi diplomatiche, non ultimo il caso Libia, dobbiamo però evidenziare come nel merito, gli spunti di riflessione dell'appello sembrino non tener conto di alcuni dati oggettivi.
In questi anni il Partito Democratico ha stimolato l’Amministrazione Comunale con indirizzi chiari che hanno avuto risposte altrettanto chiare. Primo fra tutti il presidio sui beni comuni, inserendo il principio dell’acqua come bene pubblico nello Statuto Comunale; con l’attenzione alla sostenibilità ambientale, anche attraverso la realizzazione di 13 km di piste ciclabili e un Regolamento Urbano Edilizio (RUE) volto al recupero ambientale che frena la cementificazione. Abbiamo sostenuto iniziative, come il fondo anticrisi, per sostenere i cittadini in difficoltà, investendo sulla scuola pubblica (nuove classi, progetti e rinnovamento delle infrastrutture) e sulla cultura con risorse economiche importanti.
La difesa dei “Poteri Forti” è direttamente smentita dai fatti, come dimostrano le scelte di drastica riduzione
della contrattazione privata a vantaggio degli appalti pubblici e i numerosi contenziosi giudiziari aperti su più fronti per difendere principi di economicità e di buona gestione della cosa pubblica, primo fra tutti vorremmo citare il mancato rinnovo dei contratti di illuminazione pubblica con Hera.
L'unico interesse in gioco per il PD e l'Amministrazione comunale è stato in questi anni il bene pubblico.
Partendo quindi da quanto detto sopra, resta la volontà di proseguire il dialogo in atto ed il confronto, sia sul passato, sia sui programmi futuri. Consapevoli che molto è stato fatto ma anche che molto c’è ancora da fare, vogliamo continuare ad innovare e far crescere la nostra città, perché è il luogo che amiamo e che vogliamo donare più forte e bello possibile, alle generazioni future. Questa grande sfida può essere vinta solo unendo le forze".
Partito democratico Faenza