Comunicato stampa
Oggetto: “Le marchette dell'amministrazione alle spalle della salute dei cittadini”
Come apparso in questi giorni sugli organi di stampa locali, l'azienda faentina Caviro, tramite la società Enomondo Srl (partecipata al 50% da Hera e da Caviro stessa), si appresta a realizzare (il progetto è al vaglio della Provincia) una nuova centrale a biomasse; un nuovo termovalorizzatore, come lo definiscono i giornali, un nuovo inceneritore, come lo chiamiamo noi che non utilizziamo truffe semantiche.
Secondo l'azienda la radicale modifica dei vetusti macchinari utilizzati nel sistema integrato di produzione di energia tramite le tre caldaie esistenti (che sfruttano la combustione di rifiuti, di biogas ottenuto da fermentazione e di metano) e l'utilizzo di nuove soluzioni tecnologiche, permetteranno una significativa riduzione dell'emissione di inquinanti.
Solo sulla carta, però!!
In realtà il nuovo impianto andrà ad aggiungersi a quello già in funzione e la situazione peggiorerà ancora!
Inoltre la maggiore potenza e capacità della centrale porterà un consistente aumento delle materie prime da lavorare. Un impianto al quale, per poter funzionare incessantemente, dovranno essere conferite decine di migliaia di tonnellate di scarti vegetali ed altri combustibili, di cui il 94% proveniente
da fuori dell'area romagnola, trasportate a bordo di migliaia di automezzi all'anno moltiplicando traffico e gas nocivi per la salute.
Senza dimenticare la variante al piano regolatore già approvata dal Consiglio comunale che permetterà di trasformare 21 mila metri quadrati di terreni agricoli confinanti all'azienda, in lotti urbanizzati da cementificare, al fine di ricavarne piazzali e capannoni.
E, se fosse vero che le emissioni inquinanti dirette caleranno, perché secondo uno dei documenti redatti a sostegno della presentazione del progetto del nuovo impianto, sono previsti dalla società, causa aumento dell'impatto ambientale, alcuni interventi di compensazione in accordo con l'Amministrazione (cosa avvenuta nel silenzio più totale)?
Solo per l'aumento del traffico dei camion?
La verità è che l'amministrazione mercanteggia con la Caviro, magari per appoggi sempre dati all’amministrazione ed al sindaco Malpezzi in prima persona, alla faccia della salute dei cittadini.
In cambio di chissà quante emissioni nocive in più si accettano due spiccioli per interventi sul Parco Bucci, sulle piste ciclabili, sulla sostituzione del parco auto dell'Amministrazione, sull'efficentamento energetico di una scuola, ecc... ILVA docet!
Lavori minori ma in buona parte importanti e necessari a prescindere, che la Giunta riuscirà forse a realizzare SOLO grazie a queste squallide marchette che, in nome del profitto di un'azienda privata, graveranno sulla collettività.
Ma chi vogliono prendere in giro?
La cosa più grave è il messaggio totalmente falso, una bugia interessata, che si vuole nuovamente far passare: la COMBUSTIONE negli impianti a biomasse produce energia verde.
Non è più possibile, nel 2015, parlare ancora di combustione e di inceneritori, BASTA!
Non c’era, a nostro parere, bisogno di costruire questo nuovo impianto, sul quale nutriamo forti perplessità, in un’area industriale già compromessa e al centro di forti polemiche ormai da decenni.
I residenti sono stanchi, tutti i faentini sono stanchi.
Il M5S Faenza, se fosse stato al governo del Comune, si sarebbe battuto per non concedere l'autorizzazione e si sarebbe piuttosto attivato per chiedere di rivedere gli impianti presenti conformandoli ad una vera sostenibilità ambientale, magari tassando tutti i Mw prodotti in eccesso rispetto alla loro autoproduzione.
Le emissioni degli inceneritori (diossine, metalli pesanti, polveri sottili), è ormai provato, sono un potenziale pericolo per la salute umana.
Non lo diciamo solo noi, che ci battiamo da anni su questo argomento, ma lo dicono fior fiore di studiosi, medici, oncologi e scienziati di tutto il mondo.
Le emissioni generate da questi impianti sono dannosissime per l’uomo e possono provocare malattie anche molto gravi, fino a tumori polmonari dell’apparato respiratorio
L’incenerimento è inutile, antieconomico e, soprattutto, pericoloso per la salute.
Se gli inceneritori, compreso quello di Caviro, non ricevessero sussidi statali tramite la truffa dei certificati verdi (CIP 6), chiuderebbero tutti domattina.
Non dimentichiamocelo.
E’ bene puntualizzare che gli impianti presenti all’interno di Caviro, come in qualsiasi altra azienda faentina, sono a norma di legge, nessuno ha mai detto il contrario, ma la legge di fatto, essendo ormai assodate le prove scientifiche, non tutela la nostra salute.
Il nostro impegno è volto quindi a portare le persone ad essere consapevoli, solo così chi ha i fili di questo ridicolo Stato capirà che differenziare è meglio che bruciare, che risparmiare energia è meglio che continuare a produrne.
Lista Civica Fatti Sentire – MoVimento 5 Stelle Faenza
Maurizio Montanari