La campagna elettorale procede a grandi passi verso uno scenario caratterizzato da una preoccupante avanzata delle destre, e da una evidente crisi del Pd e della Sinistra.
Abbiamo provato a invertire, fin dal 18 giugno, questa tendenza, indicando alla “Sinistra che c’è” una strada unitaria, costruita intorno a un programma coraggioso e condiviso: il progetto di una “Sinistra che ancora non c’è”.
Ma un programma così ambizioso, un progetto unitario e più grande della somma dei singoli pezzi, uno sforzo di tale generosità da parte di tutti gli attori protagonisti – partiti politici in primis – mal si è conciliato con i tempi e le dinamiche di una campagna elettorale che, comunque vada, dovrebbe segnare una svolta per la Sinistra di questo Paese.
L’aver ceduto alla paura, ai veti incrociati, alle reciproche diffidenze non farà che rimandare al dopo elezioni, e in un contesto estremamente difficile, le scelte sulla costruzione del futuro dell’Italia e degli Italiani. E ancor di più, allora, si porrà l’urgenza di una visione politica capace di invertire davvero la rotta: una visione che stenta a trovare spazio nel dibattito pubblico. Così come stentano ad affermarsi soluzioni e risposte politiche coraggiose alla crisi, ormai strutturale, e alla prepotente domanda di partecipazione dei cittadini.
In tal senso, il lavoro svolto dal percorso del “Brancaccio”, in tanti mesi di assemblee pubbliche, e le tante proposte programmatiche concrete e percorribili, sono il risultato più fecondo
di una esperienza comunque positiva, che è stata capace di coinvolgere migliaia di persone, produrre tantissime idee e liberare energie preziose.
Di questo ringraziamo sinceramente tutti coloro che hanno partecipato ai nostri incontri e dibattiti, annunciando la prossima pubblicazione sul nostro sito (www.perlademocraziaelugugaglianza.it) di una sintesi delle vostre proposte: l’abbozzo del nostro progetto di Paese. Essa si aggiunge ai tanti materiali che ci avete inviato e che sono già disponibili on line e liberamente accessibili per chiunque voglia approfondire singoli problemi e tematiche.
Lo facciamo adesso per contribuire alla discussione comune con quello che vorremmo fosse considerato come un regalo di Natale alla “Sinistra che c’è”, da parte della “Sinistra che non c’è ancora”. Non ci siamo mai illusi che il nostro progetto potesse trovare immediata realizzazione, anche se abbiamo sperato di poter iniziare a lavorare fin da subito a un orizzonte che non era il riassemblaggio del vecchio, ma la costruzione del nuovo. Eppure questo orizzonte è, e rimane, presente e vivo.
Urgente, mai come ora: come dimostrano le vostre giuste sollecitazioni sul da farsi, e la voglia di andare avanti. E noi andremo avanti, con gli obiettivi che ci siamo posti il 18 giugno.
Ma abbiamo deciso che ripartiremo dopo le elezioni, per due ragioni.
La prima: perché nessun momento è peggiore della campagna elettorale per costruire un progetto credibile e di lungo periodo che non rischi di essere strumentalizzato, condizionato o anche solo limitato da interessi contingenti e altri. Fosse anche solo il tentativo di spingerlo verso una delle proposte politiche in campo: le rispettiamo e auguriamo loro i migliori successi elettorali. Ma nessuna di esse è assimilabile a una esperienza che aveva nella vera unità delle forze, nella radicalità di linguaggio e nella partecipazione senza proprietari la sua cifra distintiva.
Le seconda: in fase già evidentemente avanzata di campagna elettorale, ogni assemblea pur solo programmatica e senza alcuna velleità elettoralistica (non abbiamo mai pensato di presentare una lista ‘nostra’, e farlo ora sarebbe in evidente contraddizione con i fini politici e con l’obiettivo unitario del nostro appello), verrebbe letta come l’estremo e velleitario tentativo di accreditarsi come forza autonoma, in più o meno netta contrapposizione con l’esistente.
Ma noi non ci siamo mai ritenuti un pezzo. Abbiamo, semmai, cercato di costruire uno spazio aperto e un contesto all’interno del quale confrontarci, riconoscerci, lavorare per un progetto più grande.
Ecco, questo progetto, ha una sola chance di affermarsi come proposta politica seria: liberarsi dal momento elettorale, non lavorare per la democrazia degli eletti, ma per la “democrazia di tutti i giorni”, quella che si nutre della presenza sui territori e dell’impegno politico di tanti, accanto a chi soffre. Quella democrazia quotidiana che saremo chiamati a costruire insieme nei prossimi mesi, per ridare fiducia a una cittadinanza sfiancata dal bisogno e ignorata dalla politica dei palazzi.
Tuttavia, non intendiamo ignorare che le elezioni ci sono e che le persone andranno a votare, speriamo in tante, per non indebolire ulteriormente le istituzioni di una democrazia in crisi. Per questo invitiamo tutti coloro che hanno partecipato al percorso del “Brancaccio” a fare del programma uno strumento di contaminazione del dibattito in corso, rendendolo vivo in ogni luogo in cui i temi e le soluzioni che abbiamo dibattuto e sviscerato possano trovare spazio.
Liberarlo adesso, come una risorsa aperta e di tutti, senza alcuna pretesa di imporre il nostro “copyright”, riteniamo sia il modo migliore per iniziare a farlo esistere.
Ancora: invitiamo tutti e ognuno a fare le proprie scelte circa le ormai prossime elezioni, in piena coscienza e in totale autonomia. Candidandosi in una delle liste nate a sinistra, se lo vorrete, e votando le forze politiche, il progetto, i candidati che, a vostro giudizio, meglio incarneranno uno o più punti programmatici a cui abbiamo lavorato insieme.
Non ci sono avversari a Sinistra, ma solo sensibilità diverse che prima o poi dovranno cambiare schemi e linguaggi, per ritrovare la più ampia sintonia con le classi più disagiate e convergere su un orizzonte e verso un progetto su cui tante cittadine e cittadini italiani sono già.
Noi li aspettiamo lì, in fiduciosa attesa, e convinti che questa tornata elettorale chiarirà molto dei futuri scenari politici e della partita a cui sono chiamati i partiti e i movimenti politici della Sinistra.
Fino ad allora, dobbiamo riflettere sulla nostra organizzazione interna per rendere operativa una modalità di consultazione e di partecipazione che vogliamo sia la più trasparente e larga possibile. Stiamo lavorando a un nuovo sito e a un nuovo form di iscrizioni certificate che permetterà di accedere a una piattaforma telematica dedicata, che sarà presto online. Con l’occasione inviamo a tutti voi i nostri migliori auguri, nella certezza di incontrarci nel nuovo anno più forti e più motivati per le sfide che ci aspettano.
Viva la Costituzione della Repubblica!
Anna Falcone e Tomaso Montanari
21 dicembre 2017