DICIANNOVE MESI SENZA AHMAD, CONDANNATO A MORTE
Fa freddo e Stoccolma è buia in inverno. Come i diciannove mesi che Vida e i suoi due figli hanno passato senza riabbracciare Ahmad.
La figlia di Vida si copre con la grande e calda felpa del papà. "La indosserò quando mi mancherai" gli aveva promesso.
Fa freddo ed è buio nella prigione di Evin in Iran. Ahmad è ridotto pelle e ossa, pesa solo sessanta chili. Lo hanno condannato a morte perché non ha accettato di collaborare con i servizi segreti iraniani.
GRAZIE A PERSONE COME TE POSSIAMO FARE UN ULTIMO DISPERATO TENTATIVO.
AIUTACI A FAR TORNARE A CASA AHMAD
Ahmadreza Djalali è un ricercatore e uno scienziato. In Iran per intervenire a un convegno scientifico è stato arrestato, torturato e condannato a morte dopo un processo ingiusto. Firma ora per chiedere di annullare la sua condanna.
Tina, campainer di Amnesty International Italia, è andata in Svezia per portare a Vida tutto il nostro sostegno: è disperata, ma ha due bambini piccoli, non può arrendersi. La tua firma conta molto per loro.
I figli di Ahmad non sanno realmente cosa stia succedendo al loro papà. Sanno solo che sono diciannove mesi che "papà non torna". Aiutaci ora.