CRISI UCRAINA. Iniziative promosse da associazioni, comitati, organizzazioni studentesche, sindacati per riaffermare le ragioni della pace
Settanta manifestazioni in tutta Italia per il cessate il fuoco e il negoziato in Ucraina. Migliaia di persone hanno partecipato alla mobilitazione pacifista di Europe for Peace. Fiaccolate, banchetti, cortei presidi in decine di città italiane, da Asti a Livorno, da Pisa a Isola Capo Rizzuto, da Roma a Torino a Palermo: iniziative promosse da associazioni, comitati, organizzazioni studentesche, sindacati per riaffermare le ragioni della pace. No all’escalation militare e un negoziato subito per arrivare alla costruzione di una conferenza nazionale di pace, questi punti principali delle manifestazioni di ieri.
Critiche alle politiche del governo, della Nato, dell’Unione europea che invece di lavorare per la pace alimentano la logica del conflitto. E molta solidarietà con la popolazione ucraina vittima della follia criminale di Putin. In molte città ci sono state raccolte di aiuti.
Nonostante l’attenzione sia stata tutta incentrata in questi giorni sulla crisi di governo e la guerra in Ucraina sia passata in secondo piano, la risposta dell’Italia pacifista non è mancata. Le Nazioni unite devono riprendere un ruolo fondamentale, l’Europa non può essere subalterna alla Nato e agli americani, le armi devono tacere e non possono più essere inviate sul teatro del conflitto. Questo il messaggio della mobilitazione del 23 luglio.
Tutte le iniziative che si sono svolte si trovano su www.sbilanciamoci.info (portale Europe for peace).