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per il clima fuori dal fossile sabato 12/03/2022 a Ravenna

Puntuale come un orologio svizzero, all’indomani del Consiglio comunale in cui è stata votata la mozione sull’utilizzo del gas dell’Adriatico è arrivato il comunicato del Coordinamento ravennate “Per il Clima – Fuori dal Fossile” dal titolo un po’ apocalittico “Curare il tossicodipendente cambiando lo spacciatore. La mozione sul gas nell’alto Adriatico compromette il futuro di Ravenna”. La nota concentra le critiche degli ambientalisti sulla parte sinistra della maggioranza e in particolare su Ravenna Coraggiosa che ha votato il documento (solo il M5S ha votato contro).

Ma vediamo il testo della nota degli ambientalisti radicali nei suoi passi essenziali. “Un’altra brutta pagina è stata scritta dal Consiglio comunale di Ravenna nella seduta di martedi 28 giugno – si legge – con il voto dell’ OdG relativo alle estrazione di gas nel nostro mare. La beffa che si è consumata a danno dell’ambiente e della cittadinanza consiste nel fatto che, dopo un preambolo del tutto condivisibile, in cui si dichiara che “il riscaldamento del pianeta e i cambiamenti climatici già in atto in tutto il mondo e particolarmente in Italia… e si sottolinea che “la transizione ecologica richiede una drastica riduzione dei consumi energetici a parità di PIL, uno spostamento della produzione e del consumo verso l’elettrico con particolare riferimento al trasporto e al settore edilizio e un progressivo passaggio dall’impiego di fonti fossili alle energie rinnovabili” il Consiglio comunale… ha deliberato che si deve non solo proseguire con l’estrazione di metano in Adriatico, ma potenziarla e prolungarla nel tempo.”

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