Comunicato stampa
(Faenza, 13 maggio 2015)
Il Pd ha “dimenticato” la famiglia
Abbiamo letto con attenzione e interesse il programma del Pd per capire in quali impegni vi siano tradotte, nero su bianco, le enunciazioni contenute nell’arcinoto ordine del giorno sulla “Famiglia naturale” votato in Consiglio comunale nel dicembre scorso. Risultato, nulla: sulla famiglia e sui diritti civili non c’è neppure una riga.
Appare dunque ancor più evidente il significato dell’operazione: con quella forzatura che spaccò il gruppo consigliare e il partito, suscitando un dissenso tradottosi anche in posizioni pubbliche e che portò la nostra città agli onori – si fa per dire – della cronaca nazionale, Malpezzi ha voluto affermare la sua leadership incontrastata sul Pd faentino e aprire la campagna elettorale a modo suo: alzando un muro altissimo a sinistra e spalancando le porte alle posizioni e alle culture proprie del centro destra.
Ha ottenuto ciò che voleva: il dibattito interno al suo partito è risultato di un’inconsistenza a dir poco imbarazzante, sono state messe a tacere le ragioni di quanti si erano appellati a idee e valori che appartengono non soltanto alla sinistra, ma ad una concezione laica e moderna della società. Al momento opportuno, poi, sono puntualmente arrivate le dichiarazioni di sostegno, o qualcosa di più, di gruppi ed esponenti della destra conservatrice.
I faentini lo ricordino il 31 maggio. L’alternativa c’è: votare “L’Altra Faenza”.
L’Altra Faenza