Ricostruzione post alluvione. Il presidente de Pascale incontra i comitati dei cittadini: “Un momento di confronto che proseguirà, siamo aperti a proposte ecritiche.
Tre le priorità: velocizzare le procedure dei rimborsi, potenziare la manutenzione e avviare il piano di opere di messa in sicurezza”
L’incontro in viale Aldo Moro a Bologna insieme alla sottosegretaria Rontini.
Presenti oltre una trentina di comitati
Bologna – Giudizio positivo sulla nomina dell'Ing. Fabrizio Curcio, la volontà di migliorare, senza determinare blocchi, la macchina degli indennizzi e dei rimborsi. L’impegno a potenziare le attività di manutenzione e realizzare un piano di opere di messa in sicurezza che sia aggiornato e all’altezza degli eventi climatici degli ultimi due anni. E la disponibilità a mantenere aperto il tavolo di confronto con i comitati dei cittadini colpiti dal maltempo nati in questo anno e mezzo in Emilia-Romagna.
E’ quanto ribadito dal presidente della Regione, Michele de Pascale, nel primo incontro da governatore con i comitati degli alluvionati in viale Aldo Moro, a Bologna. Al confronto ha partecipato anche la sottosegretaria con delega alla Protezione Civile, Manuela Rontini. Presenti circa una sessantina di persone in rappresentanza di oltre una trentina di comitati.
“Questo tavolo di confronto, nato nella scorsa legislatura regionale - ha ricordato de Pascale- deve proseguire e penso che in questa nuova fase possa essere ancora più funzionale, mantenendolo a scadenza periodica, con uno scambio costante di idee, proposte e critiche. L’ascolto di chi ha vissuto quella tragedia sulla propria pelle e continua a viverne le conseguenze è per noi molto importante”.
Tre le priorità indicate da de Pascale. “Non dobbiamo correre il rischio, nel passaggio di consegne di rallentare, la macchina degli indennizzi e anzi lavorare perché la nomina del nuovo commissario Curcio sia un’occasione per portare nuove semplificazioni alle procedure di rimborso”, ha spiegato il presidente della Regione.
La altre due saranno quelle di “potenziare ed accelerare tutte le attività di manutenzione e parallelamente mettere in campo nelle zone più critiche e più fragili un piano di opere di maggiori dimensioni, rispetto a quello già previsto, che sia in grado di garantire la messa in sicurezza del territorio di fronte all’attuale emergenza climatica”.
Un impegno, ha aggiunto de Pascale, “che necessiterà un potenziamento delle strutture, che sia capace di progettarle, appaltarle e metterle in campo”.
/Red/
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