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Alleanza Popolare per la Democrazia e l'Uguaglianza della provincia di Ravenna

30 settembre 2017 - Una assemblea molto partecipata, intensa, viva e attiva

Molti erano gli interrogativi fra chi ha promosso l’assemblea pubblica a Ravenna di Alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza. Ci sarà partecipazione? Ci sarà interesse per questo nostro invito? Ci sarà ascolto e voglia di dialogo? Di speranza per un futuro politico di una sinistra radicalmente rinnovata?

Erano interrogativi che non nascondevano preoccupazione.

Abbiamo avuto risposte positive. Sala D’Attorre era piena, con persone in piedi. Più di 150 persone. Da tutta la provincia. Molte hanno lasciato i propri recapiti per entrare nella rete dei contatti e per partecipare anche in futuro. Pubblico attento e rispettoso, in ascolto delle brevi relazioni introduttive sui temi scelti per questo primo incontro pubblico, AMBIENTE, LAVORO,POVERTA’.

Molte persone presenti al tavolo e in sala, hanno da anni esperienze, in vari luoghi della provincia, in Comitati in difesa della Costituzione, in movimenti e associazioni ambientaliste, in reti antirazziste e di contrasto alla povertà. Una società civile attiva, con esperienze concrete da portare come prezioso patrimonio politico.

Un pubblico plurale, singol* cittadin*, sindacalisti, persone impegnate in associazioni e partiti e in ascolto, attento e incoraggiante, dei 14 interventi che si sono succeduti in tre ore di intenso “lavoro politico”.

In tutti gli interventi piena sintonia su una questione centrale. Il punto di partenza per una rinnovata - radicalmente rinnovata – sinistra è un programma con contenuti in netta discontinuità con i governi di centro sinistra (o centro che guarda a destra?) dell’ultima negativa legislatura, con politiche di aggressione alla Costituzione per ora fermate dalla vittoria referendaria del 4 dicembre , e neoliberiste, di attacco alla dignità del lavoro, di indebolimento delle già deboli politiche di salvaguardia dell’ambiente, del territorio, della salute, di colpevolizzazione di chi è in condizioni di povertà, di negazione dei diritti umani universali, come le recenti scelte del governo Gentiloni e del ministro Minniti. Quindi, se una rinnovata sinistra vuole non solo non perdere voti, ma non perdere la sua ragion d’essere, è a questi principi e valori, di cui la nostra Costituzione è garante, che deve saldamente ancorarsi.

Altro punto sul quale quasi tutti gli interventi hanno insistito è la necessità che queste scelte di principio trovino forza in una UNICA lista di sinistra nelle elezioni politiche del 2018.

Per arrivare a questo risultato è necessario un lavoro paziente, rispettoso, orizzontale, democratico, nei territori e a livello nazionale. Ci saranno altri momenti di incontro, in ottobre, a livello locale e regionale, e in novembre, a livello nazionale. Passo dopo passo, con calma e trasparenza. La questione leadership, che sembra a volte essere la prima preoccupazione in alcuni “teatri” a sinistra, che pure seguiamo con interesse, sarà un problema - hanno sottolineato molti interventi – che il percorso e la discussione sul programma avrà modo di chiarire, e nelle forme che democraticamente saranno scelte. Con una discontinuità necessaria. Non UN leader, ma una leadership plurale e democratica.

Impossibile dare conto dell’intenso dialogo, che può essere ascoltato nel seguente link https://www.youtube.com/watch?v=KFfFJbwxzBg e poi ai successivi.

Salvo due interventi molto interessanti. Uno studente di 18 anni, Alan Arrigoni, che ha dato vita a Primavera progressista, un movimento, già molto attivo, di giovani al di sotto dei trenta anni. Ritiene che quello di Alleanza popolare sia un tentativo positivo e indispensabile, un progetto alternativo, UNITARIO e LUNGIMIRANTE, per dare voce a una generazione abbandonata e a chi voce non l’ha, e per combattere la disuguaglianza, vera piaga sociale.

Altro intervento, di grande significato, è stato quello di un operaio FIOM di Castelbolognese, di nazionalità tunisina. Ci ha portato condivisione e sostegno, per continuare, insieme, a chiedere l’applicazione della Costituzione.

Un prossimo appuntamento è previsto a Ravenna per la fine di ottobre, per approfondire temi locali e in preparazione della assemblea nazionale di novembre.

Ravenna, 4 ottobre 2017