A gennaio assemblea nazionale per la ricostruzione socialista Un’assemblea per cominciare a ragionare su una reale alternativa socialista al liberismo. Si terrà a gennaio e nasce dall’idea dei promotori di […]
Un’assemblea per cominciare a ragionare su una reale alternativa socialista al liberismo. Si terrà a gennaio e nasce dall’idea dei promotori di tre appelli (I nuovi socialisti di Pietro Folena, Per una alternativa socialista, Rosa Rossa di Emanuele Felice) con contenuti affini, pubblicati sul sito di Critica Sociale, la rivista fondata nel 1891 da Filippo Turati.
L’iniziativa è stata lanciata durante la presentazione dell’appello della rivista, “Per una alternativa socialista”, stamattina a Roma, con l’ex vicesindaco di Roma Alberto Benzoni, l’ex parlamentare Roberto Biscardini, Paolo Borioni, storico dell’età contemporanea e Massimiliano Amato, condirettore di Critica Sociale.
“Abbiamo pensato a una iniziativa comune a gennaio – spiega Amato – perché i testi che pubblichiamo nella nostra rivista sono accomunati dalla necessaria “rimessa in circolo” della parola socialismo e ci sembra doveroso riunire tutti coloro che vogliono ragionare in questa prospettiva”. A partire dal lessico.
Il fantasma marxista è ora al plurale: guerre, ingiustizie sociali, rischi per il futuro del pianeta. “Viviamo in una società che ha cancellato il socialismo dal suo passato e dal suo futuro”, si legge nell’appello, “con una messa in discussione dei diritti che ritenevamo acquisiti e che sono iscritti nella nostra Costituzione. E di un futuro in cui risorse sempre più scarse verranno assegnate ai più forti mentre al pagamento dei debiti provvederanno i più deboli”.
Rivendicano, i promotori, di non aver “seguito la maggior parte degli eredi del Pci in un’abiura che si è trasformata in una vera e propria mutazione genetica, rinunciando a qualsiasi politica di cambiamento, per assecondare ogni forma di conservatorismo e ogni politica neoliberista”. Per i firmatari il Partito Democratico è “complice attivo del degrado” della sinistra. “Rispettiamo il dibattito interno al Pd ma questi appelli si muovono fuori dal sistema dei partiti attualmente esistenti – spiega Amato – noi ci rivolgiamo non solo a chi non si riconosce più del Pd ma anche a chi è socialista senza sapere di esserlo e si ritrova nella critica al neoliberismo”.
“In un universo di sinistra pieno di macerie, reso possibile anche dalla crisi che paralizza il Pd, è urgente rispondere ai bisogno dei meno forti italiani: i socialisti devono rinascere come organizzazione o come movimento per affrontare le nuove povertà e la crescente tendenza del capitalismo a competere sfruttando i lavoratori”.