MARZO. EUROPA
Questo mese abbiamo scritto moltissimo di Europa. Lo abbiamo fatto a partire da una valutazione critica della manifestazione lanciata da Michele Serra prima sul Post e poi su Repubblica per il 15 marzo. A noi è apparsa immediatamente come un'occasione di autoconsolazione più che di iniziativa politica (come iniziativa editoriale invece è senz'altro riuscita).
Manifestare in nome della difesa dell'Europa unita punto e basta e solo con la bandiera blu e stellata senza altre posizioni nette, proprio mentre l'Unione vuole insensatamente riarmarsi, sta alzando muri ancora più alti contro i migranti e continua a non dire niente su Gaza, ci è parso sbagliato e persino di incoraggiamento a quanti acriticamente spingono nella direzione dell'Europa delle nazioni armate invece che di un'Unione per la pace (anche se un importante compagno di strada del manifesto come Luigi Ferrajoli ha scritto cose diverse, che leggete tra gli articoli selezionati).
Salve le buone intenzioni di donne e uomini che hanno partecipato, assai poco ci sono piaciute prima la vaghezza delle motivazioni alla base della convocazione, probabilmente non a caso corrette più di una volta, e poi le parole di diversi interventi dal palco.
In questa selezione troverete alcuni articoli con i quali abbiamo proposto un'agenda diversa e più impegnativa dei problemi che l'Unione europea affronta o dai quali sfugge.
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