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Come si può restare in silenzio davanti all'immane tragedia che si sta consumando nel nostro mar Mediterraneo?
Forse perché siamo sufficientemente lontani da quei luoghi?
O perché in fondo si tratta solo di numeri?
1600 ho letto stamani sul giornale, si stimano i morti in fondo al mare.
Come italiani ed ancor più come europei siamo impotenti e annichiliti di fronte a questo grande esodo anche se già da tempo previsto e segnalato da più organizzazioni. La politica fa a gara a rimpallarsi le responsabilità di quello che sta accadendo, tutti hanno le ricette risolutive però niente si muove.
C'è stato un periodo , a partire dagli anni 2000, che le guerre sono fiorite come piante malefiche nelle politiche dei paesi occidentali e con la complicità da parte di molta opinione pubblica siamo andati a destabilizzare tutto il Medio Oriente, Africa compresa, per scopi di opportunità politica ed economica; naturalmente a nostro favore, ammantandole di umanità democratica.

“Andiamo a portare la democrazia, tutti saranno liberi e democratici” tutte le donne di fede islamica si toglieranno il burka, il velo e quant'altro e le vedremo girare in minigonna.
La storia ci dice che i popoli hanno da percorrere la loro strada, che prende

le mosse dalla loro storia diversa da quella di tutti gli altri popoli.
Intanto donne, uomini , bambini partono nel tentativo disperato di salvarsi la vita dalle guerre, dal terrorismo dalle persecuzioni.
Non stupisce che delle mamme lascino partire i loro figli minorenni da soli? Che donne in gravidanza intraprendano questi viaggi estenuanti fatti di ogni tipo di pericoli pur di far nascere i loro figli in Europa?
Dov'è l'intelligenza degli uomini e delle donne che non riesce a cogliere questi aspetti così rivelatori?
Ma più di tutto, dov'è l'umanità dell'uomo di oggi?
Stiamo lasciando in modo colpevole che gli uomini e le donne del sud spesso dileggiati, da soli cerchino di soccorrere, aiutare, salvare un po' di queste vite umane.
Gente generosa che cerca di svuotare il mare con un secchio ma che non si arrende.
Questa è divenuta una guerra mondiale ma tutti quelli che possono si ritraggono.
Dove sono i volontari che hanno spalato il fango a Genova, che hanno soccorso l'Aquila e l'Emilia dopo il terremoto?
Che forse ci sono uomini di serie A e uomini di serie B?
L'unica voce che parla di umanità dolente, di fratelli e sorelle, “uomini e donne come noi” è stato Francesco e non perché è il Papa ma perché è un credente e si rifà al Vangelo.
Ma l'Italia non è un paese a maggioranza cattolica ?
I politici parlano di strategie, dicono che non bisogna lasciarsi trascinare dalle emozioni che bisogna agire a mente fredda altrimenti faremo degli errori, come se fino ad oggi, che questo abbiamo fatto, non abbia provocato abbastanza danni.
Come possiamo rinnegare le nostre emozioni, non è così che nasce l'amore, la fratellanza, la solidarietà?
Io credo che nonostante tutto, se ancora il mondo non è esploso, lo dobbiamo al fatto che ancora gli uomini si lasciano guidare dalle loro emozioni. Questo ha permesso di salvare tante vite umane in tempo di guerra e in tanti altri momenti in cui c'era bisogno dell'” uomo universale” che è anche il titolo del bellissimo libro di Ernesto Balducci, prete a Fiesole morto per caso a Faenza un po' di anni fa.
Lo consiglio caldamente a tutti, la mente e il cuore hanno bisogno di acqua di sorgente per non inaridire.

Rita