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Pubblichiamo il comunicato integrale della conferenza stampa di oggi 18 aprile

La prima notizia che vogliamo dare, sulla vicenda dell'Arena Borghesi, è l'invio di un dossier, agli organi competenti, ossia alla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le Province di Ravenna, Forlì/Cesena e Rimini; all'Assessore all’Urbanistica della Regione Emilia Romagna; al Presidente della Provincia di Ravenna, per motivare la necessità di una tutela paesaggistica dell'intero complesso dell'Arena Borghesi.

Nel dossier vengono dettagliatamente illustrate le ragioni per questa richiesta di tutela di un paesaggio identitario storico, in cui gli alberi strutturano spazio e relazioni, contribuiscono a formare il carattere estetico del luogo. Gli alberi del Viale Stradone e quelli dell’Arena sono componenti essenziali di un paesaggio storico unitario.

Nel merito dell’intervento di trasformazione dell’Arena Borghesi previsto dall’Accordo di Programma del RUE 2015 si evidenzia:

Non è da oggi che ci occupiamo della vicenda.

Nel 2011 le associazioni ambientaliste raccolsero, in poco tempo, più di un migliaio di firme su una petizione per la tutela dell'Arena.

Ci si è opposti al RUE del 2015 che contiene un Accordo di Programma che rende possibile un “intervento edilizio diretto” di ampliamento del vicino supermercato, realizzato nel 1981, previa alienazione di un’area dell’Arena Borghesi.

Nel settembre del 2016, nell'anniversario dei 200 anni del Viale Stradone, venne organizzata l'installazione “Red Carpet”, un unico tappeto visivo che univa l'Arena Borghesi con lo Stradone, fino al Fontanone, per segnare la continuità di questo paesaggio storico vissuto, un “teatro civico” da riscoprire e tutelare.

Da ultimo, nel periodo tra il 22 dicembre 2016 e il 22 gennaio 2017, quando Il Comune di Faenza ha riaperto la fase delle osservazioni al RUE 2015, Italia Nostra e Legambiente hanno presentato una osservazione al RUE (allegata), con la quale chiedono l’annullamento dell’Accordo di Programma sopra citato, alla quale non c'è stata alcuna risposta.

Quindi questa è l'ultima azione, in ordine di tempo, per la salvaguardia integrale dell'intero complesso dell'Arena Borghesi, non escludendo il ricorso ad altri strumenti amministrativi e legali che si rendessero utili e necessari.

Nell'immediato stiamo valutando l'opportunità di avviare la sottoscrizione di una petizione popolare al Sindaco di Faenza e a questo fine chiediamo la disponibilità ad associazioni, comitati, singoli cittadini interessati a ritrovarci Venerdì 21 aprile alla Sala Malmerendi nel corso della serata sulla Mobilità Sostenibile, per valutare l'utilizzo di tale strumento.

Sulla notizia dell'asta pubblica per la vendita dell'Arena Borghesi da parte dell'AUSL, abbiamo già sollevato dubbi e domande alle quali non abbiamo avuto risposte convincenti.

I silenzi e le risposte evasive ricevute, con i dati che abbiamo a disposizione, ci inducono a riproporle agli organi competenti, ma chiediamo anche aiuto, ai mezzi di informazione e a chi può avere altri elementi, per potere approfondire tutte le questioni collegate.

Abbiamo chiesto:

"Come è possibile che l’AUSL metta all'asta l’Arena Borghesi, in presenza di un accordo di programma del 2013 che prevede la cessione dell’Arena al Comune a fronte della concessione all'uso di aule presso i Salesiani da parte dell’AUSL?

Da diverse parti si sostiene che tale accordo, che aveva validità decennale, è stato superato, non è chiaro perché e da che cosa, visto che non si è a conoscenza di atti pubblici del Consiglio Comunale, o di altri enti, che lo confermino.


Come mai l'assessore Isola dà per scontato che l'Arena diventerà di proprietà del Comune, in presenza di un'asta pubblica nella quale non è possibile sapere chi se l'aggiudicherà?
E' ovviamente noto a tutti l'interesse della Conad ad acquisire una parte rilevante, un quinto dell'intera superficie dell'Arena, per allargare il supermercato, è quindi prevedibile che parteciperà all'asta, ma essendo appunto un'asta pubblica (e non già “dedicata”) cosa succederebbe se dovesse vincere un altro compratore?


E’ vero che nel disciplinare d’asta c’è una clausola dove
“L’AUSL della Romagna si riserva comunque il diritto di sospendere, indire nuovamente o non aggiudicare l’asta, per motivi di utilità dell’Azienda e comunque a suo insindacabile giudizio…” ma non può che essere una formula di routine e non certo un pregiudizio verso qualche possibile acquirente che ne abbia i requisiti.

La questione del passaggio della proprietà al Comune di Faenza è piuttosto oscura, nel disciplinare d'asta non ve ne è traccia, quindi a parte possibili mecenati - che sarebbero naturalmente benvenuti – come fa l'Assessore Isola ad essere così certo?

A meno ché non si dia per scontato che certamente l'Arena sarà comprata da Conad e ci sia già un accordo in questo senso, ma quale sarebbe l'atto pubblico che lo prevede?

A proposito di dubbi sull'intera vicenda, che coinvolge Comune, AUSL, Conad, può essere verosimile un collegamento (per quanto ipotetico) con altre questioni oggetto di discussione pubblica di questo periodo?

Ad esempio:

la collocazione della Casa della Salute nell' immobile del Conad Filanda, è fonte, di nuovo in questi giorni, di tante lamentele e proteste; il gruppo Conad è stato casualmente beneficiario di questa scelta, per la quale riceve dal pubblico un significativo affitto, per locali che erano progettati per altri scopi;oggi un altro supermercato Conad potrebbe comprare dall'AUSL l'Arena e utilizzarne una parte significativa per allargarsi.

Potrebbe giustificarsi così una eventuale propensione al mecenatismo, da parte di Conad?